Thursday, December 20, 2007

buone vacanze

Monday, December 17, 2007

my cat is an alien


natale, cinepanettone, luminarie, regali compulsivi, eccessi alimentari, kitsch, visone, babbe natale sexy, domenica in a ciclo continuo, il discorso del presidente, gli zampognari, la visita del prete: a natale ci si rincoglionisce un pò tutti eh, ma questo , davvero, no.

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&pm=6&IDmsezione=59&IDalbum=7025&tipo=FOTOGALLERY#mpos

Friday, December 14, 2007

keyword: frozen food

keyword: blood sample

Tuesday, December 11, 2007

christmas cinderella




no, qui

flickr award: camping




http://www.flickr.com/photos/aldo/

panoramiche nebbiose e colorate, posti tondi, deliziosamente favolistico.

Monday, December 10, 2007

evil mad scientist


"It was on the 12th of March this year that I first heard about, and placed my order for, Forbidden Lego, a new book by Ulrik Pilegaard and Mike Dooley, $24.95 from No Starch Press. It's finally here, and yes, you want a copy.

Forbidden Lego was written by a pair of Lego master builders, who used to work in designing advanced Lego sets (e.g., Mindstorms). While they obviously got to work on lots of cool things while they were there, there were certain projects that just turned out not to be suitable to be made into kits released by the Lego company. They wrote the book to give some kind of a tantalizing hint at the kinds of things that go on behind the scenes at Lego, and the kinds of neat things that might get released in a world without product liability suits."


qui il resto


Friday, December 7, 2007

Mercoledi muore stockhausen e veniamo a saperlo, oggi, da qui
illuminante

Thursday, December 6, 2007

"when the president talks to god are the conversations brief or long?"


oggi sei dicembre iil nostro vetusto presidente della repubblica ha deciso di visitare l'azienda per cui lavoro ma che mi fa pagare da qualcun altro, arrivo previsto per le ore 11: da giorni inquietanti e minacciose circolari ammoniscono di non entrare, uscire, zagare e respirare almeno fino alle 12 e 30;
in questo clima di allegra subordinazione, fra cinquantenni in tubino, zeppe e parigine, realizzo all'improvviso che non potrò neanche fare la pipì, per ore, LUI ci deve trovare alla scrivania, alacri e sorridenti. comincio a fantasticare su una improbabile conversazione fra me e il giorgio.

mi avvicino lentamente al corridoio e furtiva, al suo passaggio, tirandogli il bordo della giacca dico:

"presidè, buongiorno, una domanda...ma che mi fa assumere? sa qui sotto i sessanta siamo anche pochi, fr una mattina di queste arriviamo al lavoro e li troviamo tutti morti sotto le scrivanie, come in quel bel libro di coe sulla sua fidanzata che va in coma, l'ha letto? ecco insomma, magari un pò di ricambio, i dipendenti anziani cominciano a guardarci male anche se gli stiamo pagando la pensione, presto dovremo difenderci, ce la da una mano?"

lui mi guarda, sorride ed esclama "certo cara"
poi mentre si allontana fra la folla sussurra nell'orecchio del suo assistente "fatela a pezzi e datela in pasto ai cani"

andrà così, ne sono certa.

Tuesday, December 4, 2007

keyword: noon

Wednesday, November 28, 2007

keyword: party girl, flickr award


non negare, amico fotoamatore: hai meno di diciotto anni, è il il 31 dicembre e stai per passare le ore più tremende della tua vita ad un veglione di vecchi impazziti che bevono punch e girano come dervisci rotanti sulla melodia dei watussi. questo non sarebbe successo se non ti fossi fatto scoprire in bagno l'altra sera. però hai vinto.
thx to: danzfool



a qualcuno piace danese, che ve lo dico a fare.. inondata da tutto il mio profondo amore per quella reliquia anni novanta chiamata dogma (alla quale mi aggrappo diperatamente nella speranza di non naufragare nel terzo millennio, invano) credo che selma pur essendo cieca non avrebbe indossato una camicetta a fiori così "un pò Rosetta, un pò scout niblett posseduta da holly hobby." ma, come si dice, l'amore è cieco, appunto.
thx to: coronetv000


questa bella manza sta festeggiando la sua girl's nite out in limousine e si fa fotografare dal fidanzato appena prima della partenza, spara una posa da ragazza che si sbronza con due corona mentre in realtà ha riempito lo scatolone alle sue spalle con dieci botttiglie di stock 84.
thxto: jay volac


fa taanto thirteen, lingua gialla compresa.
poteva essere una foto su died last night ma sono uutte e due troppo carine, troppo giovani..e quel drink è troppo piccolo per venire dal sottomarino. crescete bene.
thx to: smoking girl ( book divertente, solo ragazze che fumano, speriamo non lo scopra la mamma)


girls just want to have fun

certe cose non hanno spiegazione.
prima lei
adesso pure mrs Hill, e se lo dice wycleaf-pipaadacqua-jean che c'è bisogno di aiuto, crediamoci.
aspettiamo ansiosi l'apertura di un filone epico dal titolo "eravamo giovani, splendide e dotatissime cantanti afroamericane ma sai, non c'è niente come il crack per la menopausa, ed è così avvolgente!"
nel frattempo monitorate Alicia Keys, la prossima potrebbe essere lei.

Monday, November 26, 2007

pushin' cinghiale forward



ci dev'essere qualcosa di molto simile che corre all'impazzata nelle mie arterie, ora, l'oltrepò pavese è il veneto dell'ovest, solo che sanno anche cucinare.

Wednesday, November 21, 2007

Tuesday, November 20, 2007

time machine



photo-tnx ferrous & brazen20au


se riuscissi a capire dove è cominciato il disordine potrei forse ancora riordinare, metterci una pezza, salvare qualcosa, non lasciare che tutto si aggrovigli come dei vestiti che lanci entrando in casa per settimane e poi non li trovi più; poi qui le settimane sono anni, e allora..
mi ascolti? puoi sentirmi? non credo, è successo per un pò, finchè chiedevo cose semplici, finchè non ho preteso, che poi a che serviva, avevo tutto quello che guardavo, solo che certe cose si vedono meglio e prima di altre.
quindi non lo so perchè c'è tutto questo rumore, questo vento che mi impedisce di pensare e mi fa venire il mal di testa, forse siamo solo troppi qui dentro, io, lei, quell'altra bionda laggiù..non ci capisco più niente.
non mi piace perdere le cose, mi sembra di perdere dei pezzi, anche quelle che lasci indietro di proposito perchè prima o poi tornano, un giorno apri un cassetto o rispondi al telefono o prendi un autobus di periferia e capita che te le vai a riprendere, forse sono loro che vengono a prendere te.
adesso io neanche lo so cosa ho perso, o meglio mi ricordo qualcosa che è molto lontano ma così invadente che è impossibile non sentirne l'odore; sono curiosa di vedere cos'è che mi manca così tanto perchè davvero, adesso, non lo so.

Monday, November 19, 2007

Now is the winter of our discontent made glorious summer by this son of York


la linea verde dalle otto alle nove antimeridiane si trasforma nella metropolitana di tokyo nella rush hour ed è proprio il diversivo da lunedi mattina che ci voleva, si si: centocinquanta persone si assembrano davanti ai tornelli, lo sguardo bovino e il biglietto in mano, piano piano si spintonano fino al binario cercando di evitare i capannelli di ingegneri diretti a piola, irremovibili a gruppi di tre con le loro cartelline rigide e contundenti. la fila sembra educata, quasi si riesce a farla a due a due, come a scuola, sarà colpa del sonno ma sembrano tutti più mansueti a questo punto, io poi sono proprio a posto, ho dei nuovi auricolari troppo grandi infilati nelle orecchie con la pressione del cappello e non sentirei neanche il barrito di un elefante; di fianco a me un uomo sui trentacinque, sbarbato, pashmina e zainetto ovoidale, muove la bocca in un simpatico mantra che immagino essere infiorato da maledizioni e bestemmie tipiche del lunedi mattina. e invece no. siamo troppo vicini per ignorare il suo mugolio disperato:
" e io prego perchè finisca, si, ti prego, dio finiamola, io odio odio odio, ti odio, ti prego basta, io odio la vita con tutto me stesso basta basta basta!!! dio! io odio la mia vita!!!"
all'improvviso chiude la bocca di scatto, infla le mani in tasca e ricacciando le lacrime su dal naso timbra il suo abbonamento settimanale cartaceo sfrecciando a piccoli passi sul binario abbiategrasso, intorno a noi nessuno fa una piega; spengo l'ipod seguendo il rituale mattutino e tiro fuori il libro, ancora in fila davanti al vagone troppo affollato, c'è tanta gente oggi che non mi devo neanche tenere.

Friday, November 16, 2007

nevermind the future


pochi giorni fa in quel di Brixton dei sex pistols in età da pensione pare abbiano messo su un concerto coi fiocchi.
io voglio crederci, per 5 ottimi motivi:

#1 quando hai 13 anni, il cerchietto ripieno e porti i libri di scuola nel tascapane militare di tuo fratello con il la toppa dei drughi bianconeri, proprio quando pensi non riuscirai mai a conciliare le due cose e morirai in un inferno bruciante di desinenze uno spilungone belloccio ma bizzarro scende fino al tuo piano di ginnasiale, ti sorride calmo e ti omaggia di una copia vinile di never mind the bollocks che non entra nel jolly invicta, ma che importa, tanto sei mica in motorino, tu.

#2 quando subito dopo entri in casa col disco sottobraccio, il fratello numero uno non lo nota ma lo stesso non si esime dallo schiaffarti sull'avambraccio scoperto la forchetta bollente con la quale gira la pasta, il fratello numero due lo nota e sbuffa "lo sapevo che saremmo arrivati a questo, cos'è questa merda inglese?" (stessa frase riciclata mesi dopo per i jane's addiction, la "merda inglese" si tarsformò semplicemente in "froci e treccine")

#3 quando poche ore dopo gli eredi maschi si dedicano alle loro attività preferite rispettivamente il calcio a cinque e la birra calda, sei sola in casa e appoggi il disco sul piatto mentre col vocabolario in mano ti chiedi cosa voglia dire bollocks, ah, ecco. cazzo com'è fluo. cazzo quanto strilla. ma cos'è? è già finito! rimettiamolo su...

#4 quando due mesi dopo cercando dientrare in classe vieni fermata dalla prof di greco che ti dice "signorina, ma lei chi è?" ti specchi nella finestra e ti accorgi che forse perdere otto chili, farsi tagliare i capelli come "tippi la ragazzina della jungla" e ricoprirsi di borchie ha un pò destabilizzato chi ti circonda, forse. ma è per questo che ti guadagni l'ultimo banco dove il tuo compagno alessà tenterà inutilmente per un anno di spiegarti come si limona, con dei disegni, si. capirai.

#5 quando tredici anni dopo ti rendi conto che c'è chi la pubertà se la fa scoppiare con le copertine di cioè, chi con un bel vissuto traumatico da lettino, chi con delle smanacciate a caso in qualche cinema buio: a te è bastato un 45 e un'estate molto calda in cui continuare a non capirci nulla ma con una nuova spocchiosità immotivata e vorticosa..erano soltanto ormoni, sarebbe stato confortante saperlo.
pare che anche johnny non se ne sia dimenticato e riesca ancora a sputare le sue sfuriate ridicole, incoerenti e incontrollate anche da sopra una pancia gonfia e tesa. o perlomeno voglio crederci.

Thursday, November 15, 2007

Tuesday, November 13, 2007

population control

Monday, November 12, 2007

up-date






Thursday, November 8, 2007

RANDOM

del perchè non si riesce a tirare su un post decente da mesi, l'espressione "precariato e disagio" potrebbe essere la risposta più azzeccata.

# perchè sto regalando l'ultimo di wu ming al mio fratello brutto ma buono (cit.) : ero uscita dal negozio brandendo easton ellis, poi ho pensato che ad uno yuppie nel 2007 facesse più comodo mettere un libro che non gli piace nella fila dietro della libreria piuttosto che squarciare la gola a tutta la propria famiglia nel sonno, che poi è anche la mia.

# perchè negli ultimi mesi la mia situazione tricologica si è fatta densa e confusa come la nebbia all'uscita per pinerolo, è ora di andare contro i propri principi e soprattutto di farsi riconoscere il meno possibile. sono nelle mani di fabio, ex mr. Isola-gay, mi dicono.

# perchè al lavoro hanno l'abitudine di buttarmi sulla scrivania pile intere di cosmopolitan america così, per il gusto di alzare un pò di polvere e (temo) di mandarmi in confusione con la copertina su cui troneggia una enorme julia stiles che sorride bovina fra strilli tipo "come provare piacere continuamente, anche alla scrivania" o "urla pure, ai tuoi vicini piace". questa è cattiveria.

# perchè sono quasi sette anni che abito la regione lombardia e ne disprezzo apertamente la cantina tipo. è giunta l'ora di cambiare idea, perlomeno nel reparto cibo; gli amici si vedono nel momento del bisogno, cioè quando ti permettono di avvolgerti il palato con cotiche di maiale e verze appena gelate.

# perchè il fluimucil è ufficialmente il farmaco dell'anno: dopo settimane durante le quali perfino mia madre mi allontanava col braccio teso esclamando disgustata "vattene, sembri la signora delle camelie, e poi con quei capelli assomigli al cane della vicina, anche greta garbo e sue ellen sono morte per il fumo" sono entrata in farmacia ed ho acquistato il mio primo sciroppo senza codeina..la tosse secca era un'altra cosa, si.

# perchè non ho passato anni a comprare medioevo facendomi togliere il saluto dagli edicolanti di mezza italia per farmi trafiggere da un orrendo spoiler di elizabeth 2 da mio fratello maggiore sulla chat di gmail. fin da piccoli lui aveva scelto il rinascimento e i lavori manuali, ma a 40 anni certi scherzi non si fanno, please.

detto questo me ne torno nel mio gabbiotto da esperimenti a cercare voli low cost, che la vostra spada sia sempre affilata.

Monday, November 5, 2007




belle le vacanze aspettate un anno, bella bologna che è sempre casa mia, bella casa mia quando non è più quel baule polveroso che ti si chiude sulle dita, bello il mare grigio e la frittura gialla e delle scarpe nuove da usare in modi intelligenti, bella l'autostrada vuota e gli interisti tristi, bella la mia stanza dove qualcuno ha rifatto il letto e lasciato della birra, belli un sonno frastagliato, una mattina sonnolenta e una navetta molto calda. belle le cose vecchie che in qual che modo diventano nuove quando abbiamo appena finito di correre e sudare, almeno per un pò.

Wednesday, October 31, 2007

barcellona sembrava un prato ma era un campo di sterminio



un'altra festa anni ottanta no.
ma come no?
no no..basta..basta feste trash
ma non è trash
ah no?

forse no. stasera è halloween e fin qui ci siamo, sono talmente tanti anni che abbiamo deciso di festeggiarlo che è già out, c'è già chi propone "feste dei morti messicani pitturati di bianco" piuttosto che sorbirsi ancora chilate di zucche, dolcetti e disinvoltura protestante, poco sopportabile, meglio virare su qualche celebrazione da senso di colpa.
e cosa c'è di meglio degli anni 80 per risvegliare i senso di colpa di chi non li ha vissuti se non col pigiamone tutto intero davanti alla tv e che adesso ha bisogno della seconda parte, quella dei body e degli urletti?
dopo i righeira e sandy marton vengo di nuovo trascinata sul carrozzone della lycra dall'amico ballerino, non posso dire no, certo mi costringeranno a vestirmi come nel tempo delle mele ma credo di non dovermi neanche cambiare quindi va benissimo, per miss rettore poi lo faccio volentieri; il dj set a seguire va affrontato con la giusta dose di autoironia e legamenti sani. c'è già chi mette le mani avanti proponendo soluzioni più contemporanee e dignitose, il problema è sempre quello: stiamo qui a fare i cretini mimando il novanta per cento dei sabati della nostra adolescenza oppure siamo già grandi/maturi/sposati/trentenni e quindi dobbimo cominciare a sentirci anche un pò ridicoli e fuori posto, il tutto condito da una sana auto pacca sulla spalla di adulta condiscendenza?
personalmente ..le feste trash in provincia sono arrivate che stavo preparando le valigie universitarie... quindi ora vado a comprare una calzamaglia e un phon. e del plasil.

Monday, October 22, 2007

flu


quasi tutti hanno delle certezze nella vita, almeno una, anche nei tempi peggiori; una delle mie, ben sbandierata alla prima occasione con la sicumera tipica del mio territorio (atteggiamento a metà fra il banco del pesce e la presidenza di oxford, inestirpabile) era proprio questa: io non mi ammalo MAI.
morale, sono bastati 5 gradi in meno e mi sono trasformata in lowell, l'amico frocio e tubercolotico di georgie, per chi avesse avuto la sfortuna di evitarlo passando l'infanzia in qualche modo ridicolo.
quindi ho elaborato diverse soluzioni per superare la malattia stagionale, tanto ingiusta quanto insospettabilmente fruttuosa, il tempo libero mica cade dagli alberi come la merda dei piccioni daltronde.
°1 leggere: parliamoci chiaro, il muco sta occludendo la maggior parte dei vostri orifizi compreso l'accesso alle funzioni cerebrali più avanzate, quindi mettete subito giù la storia della filosofia di russel, il raffreddore non è un contrappasso per chi ha passato il liceo al cesso, purtroppo; sfogliate invece qualcosa di disimpegnato, che ne so quel vanity fair dove vanessa paradis ci spiega che è fortunata perchè ha incontrato l'uomo giusto a soli 25 anni e lui è anche bravo a fare il caffè (??!?!) o se preferite una bella indigestione di austen o harry potter, daltronde da quando hanno scoperto che Silente è gay tutti lo rileggono sperando di trovare una scena in cui il vecchio faccia sentire al piccolo spocchioso chi è che comanda, in un modo o nell'altro..
leggere in rete non vale e se non possedete un vassoio da colazione a letto sul quale appoggiare a macchina sarete scomodissimi.

°2 dormire: il malato può dormire come quando e quanto vuole, non si discute. staccate il telefono però o qualche compagna telefonica interromperà un improbabile e febbricitante sogno erotico che riguarda voi e ryan gosling cosi in fretta da non poterlo ricordare. sul serio.

3° guardare film: se potete preferite la tv, sempe per il discorso del cervello ipostimolato: un'ora di d'eusanio è come tre aspirine solo che è gratis. se preferite immergervi in due ore di proiezione evitate i mattoni, vi addormentereste risvegliandovi e chiedendovi perchè c'è una parata nazista nella vostra stanza. ok le serie, 50 minuti sono il tempo giusto per molte cose come dice hugh grant che da dieci anni è il mio animale guida.

°4 mangiare: non fate gli sbruffoni con cose tipo "mah nooo, sto benissimo, andamo a mangiare l'agnellino arrosto in quella trattoia sarda che ci piace tanto..si si prendo anche un pò di vino, grazie" perchè vi uccideranno o ci proveranno facendovi passare tre ore sll'asse del wc.
andate al gs e riempite il carrello di brodo solubile e grattoni all'uovo della barilla, mangerete leggero senza pensare di aver leso la vostra eterosessualità e la vostra sanità mentale. le stelline solo per i pro, quelli che la minestra la mangiano anche dopo i nove anni per intenderci.

°5 party: non siate stupidi, si, è venerdi sera e tutti i vostri coinquilini sono seduti intorno al tavolo della cucina a fare uno di quei giochi che prevede una bottiglia di rum, dei minibicchierini ed un fegato funzionante..ecco, non per voi. i miei avevano anche un lungo metro col quale percuotere la manina che tentava l'approdo cubano, ancora fa male scegliete della birra, una corona servirà a stodirvi quel tanto che basta per non sentirvi ancora alla festa delle medie e mandarvi a letto pensando "ecco, sono usciti tutti per le strade
a lanciarsi addosso vodka russa e copulare negli angoli in qualche splendido locale fumoso..e io sono qui. ma sono le 2 e 10 e non gli danno più da bere a quegli stronzi, tiè"

detto questo in una settimana dovreste cavarvela, io sento ancora le campane ma non credo sia già il mio momento, non vedo mr gosling che mi tende la mano con alle spalle una fumeria d'oppio arredata di triclini, non sento la sua voce che dice "cara..stasera ho prenotato tutto il locale, siamo solo io e te..."
no,non può essere la fine.

Thursday, October 18, 2007

pray for pills

la ricerca del medico di famiglia è una di quelle cose che hai voglia di fare tanto quanto ficcare la faccia in un forno o andare a trovare la nonna che puzza, ma se hai la febbre da due settimane accetti serenamente l'evento, prendi un numero a caso alla asl piu vicina e ti siedi sperando di essere curato prima di diventare vecchio come i 56 nonnetti davanti a te ai quali, oltretutto, stai anche pagando la pensione, ma tant'è.
quaranta ultrasettantenni, una modella russa con dei lividi in faccia, tre badanti peruviane con passeggini pieni di figli non loro, una fricchettona sui 35 che sbraita tutto il tempo col centralino di fastweb, dopo ci sono io.
il primo medico che scelgo ha "terminato le liste": immediatamente compare una sala d'aspetto completa di disco palla iridescente con le infermiere e i dottori che ballano e il pavimento che si illumina eccetera.ma non ho tempo per questo, devo trovare uno che sia vicino a casa come il tabaccaio, mica perchè serva ma devo poter pensare che sia li, non dico che lo immagino bello e giovanissimo solo perchè l'unica cosa che immagino è del pollo arrosto, sono qui da ore ed ho fame.
il miracolo si compie e trotterellando raggiungo lo studio del mio salvatore:

"salve dottore, sono un nuovo acquisto"
"beh..complimenti! ottima scelta!"
lo sapevo che era un maniaco, dovevo capirlo quando è scivolato fuori dallo studio con quello sguardo "si sono nella mezza età ma mi sento tremendamente fico e anche un pò dr. house, maltratto le vecchiette, prendo confidenza e vi prescrivo il cazzo che pare a me, faccio il mollicone con le pazienti sotto i 50 anche se ho lo studio ricoperto di foto del mio matrimonio con una donna più giovane e platinatissima. ah ho due figli sovrappeso ma ho messo la foto dietro l'appendiabiti, così si vede meno"
"ecco, ora il codice fiscale..me lo detti, la vedo che ha memoria, lo so che se lo ricorda"
"sssi..allora PTT.."
"se mi sa dire cosa vuol dire l'ultima cifra del codice le regalo uno di questi splendidi portapenne segnatempo dela roche..non è bellissimo?"
fisso il parallelepipedo di plastica e nel mio cervello si fa largo l'immagine di un pastiglione gigante di bactrim che mi corre incontro serrando l'enorme mascella piena di denti affilatissimi..mi sento urlare "NUOOOOOOOO" ma come al solito non è vero, maledette fiction.
e maledetto bactrim.
"comunque no, non lo so che vuol dire, ho la febbre da due settimane, questo volevo dire, tra 37 e 37 e mezzo"
"mia cara signorina..sotto i 38 gradi si tratta di alterazione della temperatura, non di febbre"
"ok, bactrim?"
"no, chimono, una la giorno prima della colazione per cinque giorni, poi si vedrà"
chimono??? chimono??????????!!!!???
e pensare che ho avuto un'infanzia felice nel paese dove gli antibiotici non avevano un nome che assomigliasse alla tua prima pillola contraccettiva, tipo ragazza che limoni sola, dove il pasticcone era inscindibile ed iningoiabile e sopratutto aveva un retrogusto che ha occupato prepotentemente le top five di incubi di due generazioni.. e suvvia,diciamocelo.. è stata forse questa dura gavetta farmaceutica insieme ad anni di sfrenati tornei a pacman a farci accettare così serenamente l'ingestione qualunque tipo di sostanza in forma solida.
ho ingoiato il primo chimono sette ore fa, se non fa un cazzo mi vado a comprare il bactrim..lo faranno ancora?

Friday, October 12, 2007

vier minuten

Thursday, October 11, 2007

Sunday, September 30, 2007


Monday, September 24, 2007

"deve rinascere donna quello stronzo"


il titolo di questo post l'ho quotato da un'amica durante una conversazione msn ed è il secco commento all'immagine che vedete qui sotto, o qui sopra, dipende.
trattasi della campagna pubblicitaria di nolita scattata da oliviero toscani poco tempo fa ed ora affissa su molti muri italiani ed è una cagata, ecco l'ho detto.

update: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/anoressia-shock/8.html


il link..la foto è misteriosamente inattiva..mumble

Tuesday, September 18, 2007

sms machine


rubo questa rubrica all'amico graveinthesea

sms °1 ore 21.10
" Cristiana ha preso qualcosina per ttti, domani sera. vi va se ceniamo insieme?"
ok, io non conosco nessuna Cristiana, o meglio..era una mia compagna di banco lordotica delle medie, di quelle carine ma quasi di nascosto e veramente gnucche, quello si vedeva benissimo.
quindi..si, venite pure..ma chi siete?

sms°2 ore 22.50 " vado al cinema con mia sorella ke è un po triste. magari dopo.mi spiace"
ecco, una che scrive con le k speravo di non conoscerla o meglio la conosco ma siamo amiche da tanto di quel tempo che le k son diventate un orpello detestabile ma interessante, tipo i cani che muovono le teste sui lunotti delle macchine o i gatti giganti dorati dei cinesi (anzi no, quelli mi piacciono proprio)..ma non ha sorelle..quindi non è lei. quindi dev'essere un'adolescente educata e gentile che porta la sorella depressa al cinema mancando un appuntamento galante col morosino. o forse è una trentenne analfabeta che cerca di evitare le ridicole ed insistenti avances di qualche marpione che la chiama dieci volte al giorno facendo finta di lamentarsi della sua ex, chi lo sa. ancora..magari è una che arrotonda con un call center hard da casa ma quella ser suo marito invece di andare a giocare a calcetto ha deciso di ubriacarsi sul divano.
non lo sapremo mai. ah la telefonia mobile..e c'è chi dice che ha rallentato i contatti umani..venite a casa mia, scettici.

Wednesday, September 12, 2007

oops! i did it again



"Un ammiratore di Britney Spears rabbioso coi critici che hanno stroncato le ultime performance della cantante"
UN ammiratore? ah ok..baffi puberali..ok ok ho capito.
baffi, pube, baffi..lacrime. hai ancora un grosso target Brit: svegliati, butta quel litio e corri in palestra a sudare un pò di culone, sono in gioco milioni di orientamenti sessuali, qui.

Wednesday, September 5, 2007

io guardo le figure



eh si, finalmente le guardo davvero. certo ho cambiato genere ma la sparizione degli esseri umani non mi affligge poi così tanto, anzi, anche perchè si trattava sempre di soggetti che, afflitti da qualche tipo di aberrazione fisica o comportamentale continuavano a guardare in camera sorridendo. ok questa non è la realtà. il cemento è realtà, eccome. sopratutto in brasile, pare; a guardarlo da qua, dietro un monitor largo ma inondato dal sole del due settembre, sembra tutto bianco e nero, enorme ma come lanciato in aria, leggero e polveroso. gigantesche costruzioni come navicelle, completamente surreali e circondate dal nulla sterrato, lasciate lì come per distrazione.

c'è il cemento spagnolo, che è spesso colorato, molto aperto o bendiviso simula continuamente la cameretta dei bambini, ci sono gli arredi plasticosi e un senso di modernità mai forzata che ci fa vergognare un pò a noi italiani e alle nostre spente motivazioni, qui tutti sembrano giocare in un asilo nido e intanto ce la fanno sotto al naso, chissà perchè..forse perchè i loro giardini bassi e morbidi e pieni di luce van poco daccordo con le tipiche villette toscane con le travi dappertutto e i vasi coi fiori secchi e la nonna morta e gli inglesi che ci abitano dentro.

il cemento inglese non esiste. o meglio: il cemento inglese sono mille mattoncini rossi e vittoriani che più stereotipati del gioca jouer continuano a posare con bassethound e poggiapiedi, carte da parati jacquard ovunque, anche sulle teiere. in giardino ci si infila un paio di stivali tanto fra due minuti piove e bisogna correre in salotto a mangiare gi scones, signora mia. (si, è invidia quella che vedete sudare da queste righe)

quello australiano è davvero sfacciato: si sporge dalle rocce sul mare come se volesse tuffare le sue braccia di vetrocemento nell''acqua profonda, ingoia chaise longue muccate e docce d'acciaio, sorride sornione alle complicate velleità europee, ci prende in giro ma ci piace davvero perchè alla fine è anche educato.

il cemento milanese non lo vedo, o meglio lo vedo fuori di qui..ma davanti al mio palazzo c'è un ground zero da sei mesi e quello che mi viene da pensare è che il cemento milanese non esista poi molto visto che è sempre in divenire..e magari non succede solo a lui.

Friday, August 31, 2007

ten commandments of love

erano cinque anni che non mettevo piede alla festa dell'unità di bologna, quel gigantesco, vaporoso e allegro carrozzone che ci attirava soprattutto per i quindici ristoranti a menù cinghiale fisso e la ruota della fortuna.
l'amico buddy mi raccoglie in stazione e propone la gitarella gastronomica: dopo 40 minuti ci ritroviamo davanti a un litro di pignoletto, un piatto di polenta e capriolo e tigelle con agnello in umido, temperatura percepita: 36 gradi; c'è tanta di quella gente che per trovare i bagni incappo nel bel mezzo di un trenino nel padiglione sudamericano, intere famiglie di cinesi pascolano con lo zucchero filato gigante in mano e tutta l'aria di sentirsi a casa.
tre montenegro e qualche passetto funky dopo ci ritroviamo sulla circonvallazione a correre fra una porta e l'altra, abbasso il finestrino e guardo l'asfalto lucidato dalla pioggia e le luci gialle dei lampioni schizzare omogenei, via nosadella è sempre la stessa anche se dall'ultima volta che ci sono stata forse è cambiato il peso dei miei passi, il palazzo stretto ci accoglie a luci accese, la lista dei turni pulizia appesa dietro il portone, la casa è delirante come al solito, con tracce miste di passaggi da ostello e molliche ovunque.
"buddy ma che è successo..che è passato il diavolo della tasmania?"
"quasi, comunque qualcuno peggio di te, incredibile eh.."
il rito dei 45 minuti di ipod prima di dormire è irremovibile, mi addormento per protesta e vengo risvegliata dopo poco da un russare incessante, non bastano due spintarelle per convincere il grizzly svenuto di fianco a me a rientrare nei ranghi dei decibel
"ma che russo, io non russo"
"russi russi, mi hai svegliato cazzo"
"dai che domattina ti sveglio col decalogo dell'amore"
otto ore dopo l'ipod sul soppalco si riaccende, è evidente che è cominciato un wedding weekend e che abbisogna di una colonna sonora assolutamente appropriata, mentre il montenegro vibra ancora nelle tempie janis, perry, elvis harvey e i suoi moongloves ci ricordano che stiamo per partecipare al primo addio al nubilato della nostra vita e uno di noi due non è neanche una donna, ma il decalogo dell'amore questo forse non l'ha mai vietato...

Wednesday, August 29, 2007


in questo 2007 quasi tutti intorno a me figliano o si sposano: invece di andare nel panico da emulazione mi posiziono davanti all'armadio in preda ad una sana crisi da guardaroba, tipica degli individui single e immaturi. in vista della trasferta festosa progetto la valigia, passo a prendere il mio paggetto e a bordo di una golf chiamata pecorina mi lancio verso la calda firenze.
au revoir, io e le mie scarpe andiamo a vedere della gente che si sposa.

Thursday, August 23, 2007

Dawa mata



capita di essere testimoni di partenze: quest'anno me le guardo tutte agitando la manina con la serena rassegnazione di una che al massimo parte per pagina 315 di un tomo economico e che la vacanza se la vuole solo prendere dagli altri, per depurazione dall'umanità eh, mica per cattiveria..ogni tanto la bolla ci vuole.
capita anche che ci sia una partenza sulle altre, una che la manina la fa agitare più forte, come un cartone animato azzimato e buffo, che succeda all'alba, fra il temporale definitivo e i 15 gradi che mi fanno respirare di nuovo; capita che sia un viaggio relativamente breve ma muto per le troppe latitudini. per una volta ho la sensazione che sarà qualcosa di così denso da volerlo descritto bene, in tante righe vicine, anche sporadicamente. capita che io sia felice per qualcun altro, forse è per quello che piove.
Dawa mata

Tuesday, August 21, 2007

l world


gay couple paying bills..nel 1997 corbis era la casa delle libertà..altro che l world.

Friday, August 17, 2007

3d planet

17 agosto, i mezzi di trasporto milanesi sono frequentati da tre barra quattro categorie decisamente all'arrembaggio, d'altronde quando il gatto non c'è..
°1 rassegnati lavoratori agostani divisi a loro volta in due sottocategorie: quelli che non vanno in vacanza perchè non c'hanno i sordi e quelli che non saprebbero dove andare comunque, ever.
°2 colf di ricchi in vacanza: si aggirano cn borsette, ombrellini e chiavi di ville in viale majno che spero distruggano in assenza del padrone con festini esplosivi a base di paulina rubio e casse di heineken, bella pevvoi.
°3 anziani disperati: ieri sul passante un allampanato ottantenne si avvicina e mi fa "signorina mi scusi..ma il libro che sta leggendo sembra avere esattamente lo stesso numero di pagine di un tomo che ho comprato ieri, mi dicono l'ultimissima edizione"..ultimissima edizione de che? gli mostro comunque la copertina, lui mi guarda scuotendo la testa e conclude "eh no, non è lui..buona lettura!" avrebbe potuto aggiungere "mai fatto male a charlie baby" e non avrei fatto una piega.
°4 categoria sporadica: ragazze giapponesi brutte (quelle fighe si vede che vengono a settembre) che trascinano trolley megalitici ricoperti da una sottile cerata protettiva per la pioggia. stamattina le tre davanti a me ci han messo 12 minuti a ripiegarle in uno splendido origami molto simile a quello che gli ossessivo-compulsivi usano per le buste del gs. paura.
last but not least i vacanzieri dell'ultimo minuto, tipo i diciassettenni zauri in giacca di pelle che stamattina son scesi in centrale dopo aver recitato per cinque fermate i punti salienti di "viaggio di nozze" in un pessimo romanesco improvvisato..saranno puniti dalla ruota della giustizia e da weather uk che prevede uragani su tutta italia.
se fate parte di una delle prime tre categorie uscite la vostra katana e gettatevi nelle strade urlando: fino a lunedi siamo gente libera.

Thursday, August 16, 2007

people from ibiza


le vacanze più brevi della storia si concludono alle sei e venti di stamattina a bordo dell'intercity plus più freddo d'europa, credo; dopo diversi siparietti tipo un posto inesistente, zdaure urlanti e imbarazzanti rivoli di bava da sonno scomodo approdo a milano in preda ad un piacevole straniamento.
certo che si stava meglio in spiaggia, certo che me li sono goduti questi 5 giorni di pesce fritto, pesce in umido, vini-borghetti-birrette e mininuotate da milanese, ma forse erano troppo pochi anche solo per spazientirsi al ritorno. ho della sabbia nella borsa e nell'unico bar aperto dove ho acquistato un fantastico surrogato del pranzo mandavano a palla people from ibiza, ed ora sto qui, la faccia come un luccio, a cantarmela nel cervello senza che arrivi una soluzione..
la semana de la princesa è finita, stasera telefono a mitsui per placare la serpeggiante astinenza da lisca, tanto i giapponesi di via farini mica ci vanno in vacanza..o no?

Wednesday, August 8, 2007


chiedermi di sprecare un pomeriggio a cercare una foto decente di qualche femmina folle che si cura con l'omeopatia equivale a costringere un gatto a farsi mettere un guinzaglio per essere trascinato in metropolitana...

Tuesday, August 7, 2007

koi




P1 " ho nutrito le carpe di silvio dopopranzo, per prendere il pane che lanciavo si azzannavano fra loro"
P2 " abbattile. la carpa è un animale orribile e poi sa di fanga"
P1 "ti ricordo che ne ho una enorme tatuata sul fianco"
P2 "cazzi tuoi, ci potevi pensare prima. ti potevi tatuare una trota, una coda di rospo o ...dei bombarelli"
P1 "mm non male i bombarelli, attorno all'ombelico magari"
P2 "con un bicchiere di vino di fianco, e gli stecchini"
P1 "perfetto...oh leggi qua: "le carpe hanno un apparato dentale che cresce in gola e nell'antico Giappone stavano a simboleggiare la virilità dei giovani maschi giapponesi." ho scelto bene a quanto pare."Pubblica post
P2 "già, sorella.."

Monday, August 6, 2007

se hai bisogno, chiama

le domeniche di agosto sono molto lunghe, non come a dicembre che ci si sveglia alle cinque pm sfatti e felici di poter galleggiare attraverso il pomeriggio; magari uno si sveglia alle undici ad agosto, magari si va a procurare degli scampi per lenire il dolore milanese mentre le luci della sera sembrano lontanissime.
il luogo comune della città bella perchè vuota non lo capisco ancora, farsi piacere milano deserta e coi servizi ridotti allo zero è come fare il tunnel nel montebianco: pretestuoso.
"ma si come si sta bene, la città sembra tutta tua". le città non sono mai nostre, casomai il contrario, certo è un piacere camminare per ore nelle strade deserte..ma è come attraversare il cartonato di milano che senza tutto quel rumore e quella gente impazzita rimane un pò sterile, come le quinte di quei teatrini magnetici che avevamo da bambini.
in certi posti trovi ancora qualche sperduto e sudatissimo rappresentante del genere umano intento a nutrirsi di gelato, trascinarsi per le strade o dentro i grandi magazzini aperti, isole dell'umanità che risorgerà il primo settembre, intatta e intera..compice un piacevole stordimento da primo pomeriggio ci aggiriamo nel reparto libri della fnac, tento di nuovo inutilmente di comprare una copia di american tabloid ma cercarlo ad agosto significa farsi fare un bel dito medio da orde di lettori da ombrellone molto più lungimiranti di me..affronto la fatica del piegamento ai ripiani inferiori (ho diverse teorie sul perchè siano così bassi, si va dal ritopenitenziale all'arredatore marpione che vuole vedere i culi e propendo per la seconda) e noto la fila Carver. fra me e me dico che ho già tutto, che la minimum fax in questo periodo di vacche magre è troppo per me e che potrei leggere qualcosa di diverso, che so..della roba in lingua, qualcosa che non parli di alcolici e divorzi..ma non ho voglia..non farò le ferie, mi pagano a 120 giorni e non voglio altri problemi e, che cazzo, voglio la mia pizza preferita anche se la prendo da qundo avevo 11 anni.
nell'introduzione Tess Gallagher spiega lei e i suoi traduttori di fiducia hanno trovato questa manciata di racconti in qualche cassetto, incompleti e piene di correzioni: "ray scriveva un racconto almeno 3 volte prima di considerarlo finito, c'erano miliardi di cancellature".
dev'essere stato un lavoraccio ma nelle sue parole non riesco a trovare nulla che faccia trasparire sciacallaggio o attribuzioni forzate, Tess non aveva certo biasogno di soldi, non più di quanto avesse avuto bisogno di suo marito in salotto invece che in un letto col cancro ai polmoni, ci ha consegnato invece queste 102 pagine faticosamente ricomposte, un cassetto pieno di parole già impostate e poi ricomposte da tre persone che erano la sua ombra, in tutti i sensi.
con la mia bustina sottobraccio caracollo verso pizza a pezzi per intossicarmi di olive ascolane, ognuno ha il suo modo di affrontare la fatica, il mio è ripieno.
riversa nella digestione apro il libro e comincio a leggere senza fatica, dopo cinque minuti penso che se non avessero deciso di stamparlo in copertina corpo 36 che sono inediti non me ne sarei neanche accorta, daltronde carver è monotematico come pochi: il fallimento ha sempre la precedenza, poi a volte viene la redenzione ma non riesce sempre tanto bene, quella..sono cinque racconti chiari e forti come una telefonata, al solito, che parlano di adulti stracciati,distratti e poco severi con se stessi, a volte troppo; le cose vanno a rotoli molto velocemente rendendo tutti infelici e indecisi finchè un elemento non ci fa capire che da li in poi nulla sarà più lo stesso, detto questo Ray ti sbatte i telefono in faccia e ti lascia lì a pensare quanto sei stronzo pure tu. tutto qua.
rimango a guardare la copertina un pò intontita,le olive continuano ad agitarsi nello stomaco, mi tiro su, chiudo il libro e la giornata.
daltronde "se ci si scopre a togliere quello che si è appena inserito è segno certo che il racconto è finito", già.

Thursday, August 2, 2007