Thursday, October 18, 2007

pray for pills

la ricerca del medico di famiglia è una di quelle cose che hai voglia di fare tanto quanto ficcare la faccia in un forno o andare a trovare la nonna che puzza, ma se hai la febbre da due settimane accetti serenamente l'evento, prendi un numero a caso alla asl piu vicina e ti siedi sperando di essere curato prima di diventare vecchio come i 56 nonnetti davanti a te ai quali, oltretutto, stai anche pagando la pensione, ma tant'è.
quaranta ultrasettantenni, una modella russa con dei lividi in faccia, tre badanti peruviane con passeggini pieni di figli non loro, una fricchettona sui 35 che sbraita tutto il tempo col centralino di fastweb, dopo ci sono io.
il primo medico che scelgo ha "terminato le liste": immediatamente compare una sala d'aspetto completa di disco palla iridescente con le infermiere e i dottori che ballano e il pavimento che si illumina eccetera.ma non ho tempo per questo, devo trovare uno che sia vicino a casa come il tabaccaio, mica perchè serva ma devo poter pensare che sia li, non dico che lo immagino bello e giovanissimo solo perchè l'unica cosa che immagino è del pollo arrosto, sono qui da ore ed ho fame.
il miracolo si compie e trotterellando raggiungo lo studio del mio salvatore:

"salve dottore, sono un nuovo acquisto"
"beh..complimenti! ottima scelta!"
lo sapevo che era un maniaco, dovevo capirlo quando è scivolato fuori dallo studio con quello sguardo "si sono nella mezza età ma mi sento tremendamente fico e anche un pò dr. house, maltratto le vecchiette, prendo confidenza e vi prescrivo il cazzo che pare a me, faccio il mollicone con le pazienti sotto i 50 anche se ho lo studio ricoperto di foto del mio matrimonio con una donna più giovane e platinatissima. ah ho due figli sovrappeso ma ho messo la foto dietro l'appendiabiti, così si vede meno"
"ecco, ora il codice fiscale..me lo detti, la vedo che ha memoria, lo so che se lo ricorda"
"sssi..allora PTT.."
"se mi sa dire cosa vuol dire l'ultima cifra del codice le regalo uno di questi splendidi portapenne segnatempo dela roche..non è bellissimo?"
fisso il parallelepipedo di plastica e nel mio cervello si fa largo l'immagine di un pastiglione gigante di bactrim che mi corre incontro serrando l'enorme mascella piena di denti affilatissimi..mi sento urlare "NUOOOOOOOO" ma come al solito non è vero, maledette fiction.
e maledetto bactrim.
"comunque no, non lo so che vuol dire, ho la febbre da due settimane, questo volevo dire, tra 37 e 37 e mezzo"
"mia cara signorina..sotto i 38 gradi si tratta di alterazione della temperatura, non di febbre"
"ok, bactrim?"
"no, chimono, una la giorno prima della colazione per cinque giorni, poi si vedrà"
chimono??? chimono??????????!!!!???
e pensare che ho avuto un'infanzia felice nel paese dove gli antibiotici non avevano un nome che assomigliasse alla tua prima pillola contraccettiva, tipo ragazza che limoni sola, dove il pasticcone era inscindibile ed iningoiabile e sopratutto aveva un retrogusto che ha occupato prepotentemente le top five di incubi di due generazioni.. e suvvia,diciamocelo.. è stata forse questa dura gavetta farmaceutica insieme ad anni di sfrenati tornei a pacman a farci accettare così serenamente l'ingestione qualunque tipo di sostanza in forma solida.
ho ingoiato il primo chimono sette ore fa, se non fa un cazzo mi vado a comprare il bactrim..lo faranno ancora?

2 comments:

Anonymous said...

io in realtà focalizzavo la scena di te che inizi a infilarti in bocca uno straccetto di raso con motivo orientale, masticando svogliatamente.
ovviamente lo straccetto altro non è che un chimono. o kimono.

la casualità della scelta del mio medico è coincisa con il quiz: ricorda la via più vicino a casa tua. ovvero un foglio excel con un 150 righe stampato al 75% e nomi di vie della zona 4 scritte a caso.
Il mio ha un cerbero come segretaria che ha mal tollerato la mia presenza la prima volta -e ultima- che mi sono presentata in studio.

continuo a farmi fare ricette da zio. sticazzi, è più comodo.

village of peace said...

divertente