Friday, March 30, 2007

the artifact & living


-I primi segni che è sopraggiunto un universo tangente, si hanno quando dal nulla arriva il cosiddetto "artefatto". Esso è fatto di metallo e la sua apparizione è misteriosa che spesso in passato la si attribuiva alle divinità. Questo artefatto sopraggiunge nel vortice del punto di tangenza e in questa locazione vive anche il Ricevitore Vivente.

L'artefatto chiaramente nel film è il motore dell'aereo mentre il ricevitore vivente è Donnie. oppure awfulnice.-

Monday, March 26, 2007

sam taylor wood:




il lunedi

Thursday, March 22, 2007

girls, let's pride and prejudice



ecco, probabilmente a loro non servirà lo spring gadget definitivo che moccia e cosmopolitan ci offrono su un piatto d'argento per il mese di aprile: il lucchetto di "ho voglia di te"...in edicola. vicino all'audiobook del tizio morto che parla col padre attraverso la scrittura automatica da dieci anni, credo.

Tuesday, March 20, 2007

happy birthday to me




una quindicina di anni fa mi sarebbe piaciuto passarlo così, il compleanno.
500 birre e un metro d'altezza dopo mi accontento di perdere conoscenza ingozzandomi di feijoada e caipiroska...le cose cambiano in meglio, sembra.

Thursday, March 15, 2007

flat food, please

ellilara scrive:
merda quanto scarico
ellilara scrive:
discografie complete
K scrive:
bella lì
K scrive:
guarda che adunanza fa male
K scrive:
te lo dico
K scrive:
io ci sono stato sotto per 10 mesi
K scrive:
non uscivo più di casa
ellilara scrive:
lo so, infatti devo spegnere, sono ORE che devo andare in bagno
K scrive:
io ho scaricato una stagione e mezza di lost nel giro di mezzo pomeriggio, l'anno scorso
ellilara scrive:
porca vacca
K scrive:
sono uscito per un caffè, sono tornato ed erano tutte lì

update ore dopo: adesso scarico soulseek

Monday, March 12, 2007

quote of the week

bologna, sul divano di buddy, pausa pubblicitaria dei gol, spot di greys anatomy

b. 'quando sono con te mi viene l'irresistibile e inconscio desiderio di vedere delle serie tv, qualsiasi cosa, pero seriale'
l. 'mmmh, no buono'

grazie alla tastiera americana che ci solleva dal fastidio della punteggiatura.

Saturday, March 10, 2007

O bop, do do do do do do do do..Fa-fa-fa-fa-fashion




gli anni novanta han fatto danni, si sa.
ieri sera attorno a un tavolo abbiamo resuscitato uno dei peggiori: moonwalker.
la sega lo sapeva che traghettare qualcosa dell'ottantotto al novanta sarebbe stato male, ma tant'è.
fatto sta che stamattina vengo svegliata da una iresistibile versione 8 bit di thriller ..sullo schermo un michael smooth criminal edition si muove leggiadro e sculettante sparando raggi strobo dalle mani, il delirio.
se penso che non potrò giocarci fino alla prossima settimana mi esce il sangue dal naso, quindi tento di recuperare ricordi nineties meno ossessivi ma comunque portanti nella formazione della mia persona adulta. ecco. e non è colpa mia se ho trovato questo, è lui che ha trovato me, come moonwalker.

Friday, March 9, 2007

bake & shake




la fama degli inglesi è pessima. per fortuna c'è jamie oliver che tira su la media e riesce a sembrare bello e bravo e il padre dei nostri figli anche se cucina a ritmo dei sublime de noartri che cantano la canzone dell'agnello al curry.

Thursday, March 8, 2007

Maybe Dead Maybe Alive



Stasera nella mia città suonano i Klaxons, arriverò tardi, vendo il sapone prima.
stasera nella mia città decine di giovani pettinati come se portassero da 3 giorni il caschetto di sicurezza della bici correranno composti ma festanti in XX marzo per accogliere i beniamini del new rave. new rave, neu rave? (il tedesco fa sempre tanto kraftwerk)..magari new wave...ma rave proprio no. tre tizi vestiti di saette che lanciano urletti gai su basi quadrate e intelligenti stanno ai rave come il seitan alla fiorentina. per carità, il disco è divertente e gira sul mio stereo da stamattina con discreti loop su golden skans e magick, ma è un ascolto da pulizie, da metropolitana quando non ti puoi sedere, da spesa al gs..non certo un viaggio metafisico verso il centro pulsante della terra. d'altronde credo neanche loro intendessero questo, e va benissimo così, il divertimento cura..cura quando hai qualcosa da risolvere però.
stasera nella mia città decine di giovani con gli occhiali a farfalla si confonderanno le idee pensando di andare a vedere qualcosa che ha a che fare con i rave e invece da parente ai television, al limite.
il problema è che il fan medio dei klaxons negli anni 90 aveva 11 anni e saltava la corda nei cortili invece di partecipare alla grande adunanza chimica dello smile, e il fatto che la club culture non si impari al london loves viene semplicemente ignorato.
certo non si riduce tutto a due pasticche sotto la lingua ma sarebbe vigliacco negare il peso enorme che il sintetico ha avuto nel formarsi di questo grande abbraccio che ha prodotto per dieci anni musica, persone, eventi e chilate di (e non vorei dirlo ma devo) conrocultura; tutto ciò ha avuto-ed ha-un significato per milioni di persone.
sarebbe vigliacco negare il peso della psicotropia anche in generale: c'è una certa differenza fra la chicca venduta davanti al number one e la mescalina di huxley, una distanza misurabile in anni luce, una distanza che consente a chi la ignora di semplificare tutto e tutto condannare, perdendosi il lusso di acquisire un altro punto di vista, su tutto.
stasera nella mia città, dopo aver finito di vendere il sapone, vado a vedere da vicino individui che non hanno mai indossato delle buffalo prendere sul serio una batteria elettronica che piacerebbe molto anche a me, se solo fosse cinquanta volte più forte. daltronde ai rave le ballerine si squarciano, provare per credere.

"The man who comes back through the Door in the Wall will never be quite the same as the man who went out. He will be wiser but less sure, happier but less self-satisfied, humbler in acknowledging his ignorance yet better equipped to understand the relationship of words to things, of systematic reasoning to the unfathomable mystery which it tries, forever vainly, to comprehend."
A. Huxley

Monday, March 5, 2007

We're pagan. Let's just march.



due mesi fa:

"oh a maggio esce il disco di bjork, così puoi continuare ad ossessionarti"
"mm, lo so"
"già, però non sai chi lo produce"
"no non lo so"
" timbaland"
"che cazzo dici???????"

era solo un featuring, ma mi sono agitata lo stesso; stavolta la signora Barney se lo produce da sola, il disco. al limite la domenica mentre gioca a monopoli in salotto con Chippendale, Chris Corsano e Timbaland gli chiede se gli va di fare un salto in studio, dopo il cricket. il pipa player credo l'abbia trovato per caso, comunque.
pitchfork stamattina pubblica una breve intervista che svela due o tre cosette:

-che bjork è un pò stufa di domande tipo "ehi facci quel ritmo che fa prupurù" come se fosse un tacchino ammaestrato
-che è stato molto bello tornare ad usare un 909 e che suonare la batteria le piaceva molto, vent'anni fa.
-che in occasione di vespertine ha acquistato il suo primo laptop
-che però stavolta lo ha lasciato più spento che acceso, guardando la faccenda da un'altra angolazione

e direi che basta così. perchè se un artista serio ed eclettico fa l'artista serio ed eclettico per più di cinque anni la gente gli corre dietro con la formaldeide per chiuderlo in una cripta, per impedire che, coi mezzi, i miliardi la pubblicità internet o qualunque altra forma vogliate dare alla vostra coda di paglia, produca con leggerezza e modestia qualcos'altro di bello.
piccoli e veloci, è questo il segreto, no?

"I mean, the human race, we are a tribe, let's face it, and let's stop all this religious bullshit. I think everybody, or at least a lot of my friends, are just so exhausted with this whole self-importance of religious people. Just drop it. We're all fucking animals, so let's just make some universal tribal beat. We're pagan. Let's just march."

Sunday, March 4, 2007

Friday, March 2, 2007

hey hey what can i do

quote of the week, se la settimana comincia venerdi:

"ecco, ho bisogno di ascoltare canzoni come queste sai"-muove le mani simulando un cobra-"sportive e sbarazzine, primaverili quasi. che però a un certo punto cade un'ascia sull'incudine della mia sofferenza, dal nulla. ho già detto sportive vero?"

"si"

"se avessi dei capelli da scuotere sarebbe tutto più semplice"

still


durante il galoppo di un cavallo esiste un momento in cui tutte quattro le zampe siano sollevate insieme?
mr. muybridge, piazzando cinquanta macchine fotografiche durante una corsa a bordo pista ci ha dimostrato che si, c'è un momento satori in cui tutte e quattro le zampe sono in aria contemporaneamente..ma non nel modo a cui ci avevano abituato 500 anni di pittura figurativa: mai stese, sempre in movimento.

una generazione più tardi un pingue anglo-irlandese strappa da un'enciclopedia le pagine dedicate agli esperimenti in motion di mr muybridge e le getta sul pavimento del proprio studio per guardarle meglio; il mezzosangue in questione si chiama francis bacon, è il lontano cugino del pragmatico filosofo, dipinge enormi tele confuse e sanguinolente ed è ossessionato dalla fotografia.
il govane frances prende sul serio la quotidiana esperienza di guardare le cose, si accorge prima di altri che l'epoca in cui vive ha cambiato il modo di osservarle, sempre più veicolato dal cinema e dalla fotografia, sempre meno soggiogato dalla camera obscura e dalle sue noiose dilatazioni grandangolari.
capisce che le immagini su carta, le riproduzioni, sono solo uno strumento enciclopedico, un prendere appunti brevi e precisi per poi andare oltre, che guardando una foto sei distaccato quel tanto che basta dal reale per esserne risucchiato subito dopo, che sono detonazioni, non fissità.
il pavimento è cosparso di ritagli di animali per copiarne le texture, copie di vecchi quadri, still di film: qualunque tipo di immagine serve per vedere qualcos'altro, il significato di un oggetto riprodotto si amplifica man mano che lo possediamo e lo consumiamo, man mano che i giorni passano e continuamo a camminarci sopra, gli strati crescono e qualcosa di cui eravamo certi (la fotografia è perfino precisione, per certa gente) si trasforma, fa un lungo giro e si ripresenta, spiazzandoci.
per primo e in tempi non sospetti mr bacon intuisce che il valore dell'originale è nullo, che è proprio nella riproducibilità il significato più importante; un pezzo di reale che va lasciato libero di incontrarne altri, sia nella nostra mente che nel mondo materiale, perchè gli oggetti in movimento possono assumere altre connotazioni e significati completamente nuovi, anche e soprattutto associati ad altri elementi.
la contaminazione ci rende più ricchi, farla partire da un'immagine fissa è paradossale ma utile, il movimento si percepisce meglio se lo osservi dall'inizio, ed è solo la nostra forza immaginifica che ci consente di saltare dalla reltà alla sua più orrenda deformazione senza sbalzi, comprendendo che non c'è nulla di mostruoso nel provare contemporaneamente attrazione e repulsione verso le cose, in un momento ci sembreranno molto più reali, proprio perchè sanguinano.

Thursday, March 1, 2007

brodylicious

qui c'è la cosa che consentirà all' insonnia di prendere completo possesso della mia vita. Adrien Brody che fa spock è un sogno di orecchie a punta che diventa realtà.

i want to be a pop idol, carpenters



D: "insomma hai visto velvet goldmine?"
L: " si ma solo le parti salienti"
D: " tipo?"
L: " tipo due volte la scena del concerto di curt wild, quello dove ewan mcgregor si presenta in pantaloni di pelle e torso nudo e comincia a buttarsi addosso acqua e brillantini dorati e poi.."
D: " olio da motore cara, non acqua, l'ho capito negli anni" sigh
L: "ah, ecco perchè sono in questo stato, olio, mhhh.."
D: " e come farai a calmarti ora?"
L: "dici dopo due ore in cui Jonathan Rhys -Meyers sembra Shannon Hoon e Ewan Mcgregor sembra Kurt Cobain ed entrambi sono morti e nudi e mi ossessionano da dieci anni? mah...pensavo di castrarmi col libro segreto di salinger, ma anche li.."
D: " di che parla?"
L: " un bambino di sette anni e le sue prime pulsioni sessuali"
D: "perfetto"