Monday, February 26, 2007

Wednesday, February 21, 2007

oggi va così


i'm a cyborg, but that's ok:
A girl who thinks she is a combat cyborg checks into a mental hospital, where she encounters other psychotics. Eventually, she falls for a man who thinks he can steal people's souls.
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Monday, February 19, 2007

young, urban, professional & fiction addiction


YUPFA!

é bello essere la piccola di casa, a volte: quando stai dormendo il sabato mattina come ogni essere umano dovrebbe poter fare (senza essere svegliato da una cover di bella ciao modena city ramblers edition) può arrivare un invito a pranzo inatteso da parte del fratello-che può pagarti- un pranzo, proprio quando sei la cosa più lontana da un essere umano sano e i tuoi colleghi ti consigliano di mascherarti da bambino ebreo, per carnevale.
di solito si va al giapponese, per due motivi, lui è over 35 e conta le calorie io sono over 25 ma continuo a mangiare con le mani, ad entrambi piacciono le gru di carta e il wasabi ma questa è un'altra storia; questa volta si è in tre: i fratello che può pagare un pranzo e lo fa ma mi chiama rosetta tutto il tempo, io ed un suo amico che fa uno di quei lavori che in italiano non hanno un nome e in inglese minimo tre. ipnotizzati dal tapis-roulant la conversazione langue intorno al perchè si debbano pagare 30 euro per spizzicare animali crudi ed embrioni di lompo, fino a che non ci ricordiamo di essere stati al cinema tutti insieme a vedere "le colline hanno gli occhi", questi si che è un argomento di conversazione per noi che abbiamo le sinapsi collegate da ponti di mattoncini lego: le colline hanno gli occhi=sangue spruzzato=SPN (ma che ve lo dico a fare).

"sai, se ti è piaciuto quello avrei qualcosa da consigliarti"
"ah si? e cosa?"
"mah..uno cosetta, sai una serie, si chiama s***********"
"e di cosa parla"
"fratelli strapponi che fanno spruzzare sangue a tutti"
"fico, però non avrei il tempo, se torno a casa presto devo giocare coi miei figli altrimenti poi non mi riconoscono più"

e qui parte il pippone: si scopre che l'amico alto, nonostante abbia anche lui un bel lavoro squalistico che ti fa trascinare a casa mai prima delle due di notte e perfino una moglie, ama le fiction, soprattutto dr house e 24 e si dichiara interessato all'acquisizione delle prime puntate di spn (lo so cosa state pensando, ho provato ad avvertirlo povero lui, non è servito a nulla..appena ho detto "madre inchidata al soffitto che prende fuoco" ha cominciato a scrivere cose su un tovagliolino, spero non stesse prendendo appunti).

a: "cos'è dr house?"
l: "non puoi farti spiegare certe cose da tua sorella minore"
f:"ma guarda, è una fiction medica e lui è un antieroe, al college è già un genio e risponde a tutti con sufficienza, azzarda diagnosi impietose passando sui cadaveri dei propri pazienti e trattandoli come idioti, in effetti mi ricorda un pò te."
l: "già, però lui è morfinomane"
a: " pure!"
f: "si ma per esigenze nobili, soffre"
l:(vi prego, non sta partendo una discussione suul'uso terapeutico degli oppiacei, vero?)
a:" ma quando la fanno?"
f:" il venerdi, prima lo facevano due volte adesso hanno ridotto"
a:" e certo, si vede che va bene e la gente lo guarda. così devono aspettare di più per sapere cosa succede e l'audience impenna"
l:" oddio, ha già capito come funziona"
f:" abbiamo creato un mostro"
l:" non siamo stati noi, è stata nostra madre, ha cominciato 39 anni fa e per la precisione ne ha creati tre. un pò come il signore degli anelli, certo loro erano sette ma noi siamo in espansione, da sempre."

è lunedi, ho pranzato con due yuppies nel primo pomeriggio ingerendo circa 320 calorie, li ho fatti ridere, ho inoculato nelle loro vene il malvagio virus delle fiction ed hanno pure pagato il conto. che giornata.

Friday, February 16, 2007

we are the robots


davanti a questo anche roland barthes si sarebbe messo a piangere come un bambino,
storia della fotografia ragazzi.

feels like a nigga but she's a 26 white skinny guy

la cucina di casa nostra sta diventando un pò come il salotto di oprah, c'è sempre quello che a un certo punto la dice grossa e tutti si guardano pensando WHOA, applauso.

L: " l'ho fatto di nuovo, ho acquistato strappone negre"
A: "bellalì, allora posso mettere snoop?"
L: "yo!"

filodiffusione di urla, gemiti, yoyoyosinthahouzze e bitch, waterpipes

D: "ok, cos'è questa merda?"
WHOA! sguardi furtivi, silenzio
A: " non ti piace snoop?"
L: "mumble, questa non dovevi dirla...cioè è una domanda retorica? " stemmino della diplomazia che compare sulla mia fronte tipo cicatrice di harry fotter
D: "no mi fa schifo "
A: "ok, se vuoi lo tolgo..."
D: "no dai, è orribile ma va bene così"
attorno al tavolo tre individui mimano east&west a labbra arricciate, la quarta silenziosa sfoggia un ghigno illuminato a dovere dalla sacra luce bianca del mac, qualcuno telefoni a gregory crewdson ORA.

milano a febbraio è un grande calderone riscaldato dalle polveri sottili. grazie, polveri sottili, ho aperto le finestre per far entrare questi 25 gradi e l'unica cosa che ho trovato per coprire il rumore della piattaforma traslochi nel mio cortile è stata...i jackson five.
sarà che la primavera qui comincia prima e da tre giorni fa troppo caldo per tenerle chiuse, fatto sta che le finestre di casa da una settimana si muovono surfando good vibes che di bianco non hanno neanche i bulbi oculari; tutti a fare i rocker le prime settimane di convivenza, si si, cinte e frangioni, eagles of death metal, poi durante il primo hangover collettivo veramente pesante uno va di la e sbatte le salt'n'peppa a volume 45. non si fa così..adesso vado a bruciare le giacche di pelle appese in anticamera, e zitti.
la groova si sa, non prende ordini da nessuno, tantomeno da tre ragazzetti bianchi sottopeso, rassegniamoci.
alla fine viene fuori che sta roba la ascoltavamo tutti, diversi anni fa, che i trail of dead van bene ma è dalla tetta di lisa left eye che abbiamo succhiato con soddisfazione mentre la pubertà ci attanagliava. giù la maschera pischelli, ho visto quei culetti muoversi reggheggianti e i chupitos non c'entrano, quelli ti fanno solo dare le facciate.
la verità è questa: col malessere moral-ormonale che troneggia sulle nostre faccine pallide e simmetriche la cura è solo una, qualcosa che smetta di farci vestire come i nichilisti del grande lebowski, che ci faccia sculettare in cucina appena svegli col cappuccio su, rima arguta e bassi sfacciati vs accigliamenti wertheriani, calore soprattutto, funk da salotto, funk romano, ABC cantata sotto la doccia, via farini camminata bum bum cha, un gatto 2step, la portiera obesa ci rincorre con fight the power, sul tram manca mone e se tieni il tempo non cadi sul mezzanino del 15, vale anche per il tagadà.
tutto questo sudore ci serve, come la sauna finlandese o tornare a casa da studenti fuorisede e trovare lo stoccafisso della mamma e i carciofi alla giudia, confusi come danny balint (ormai è patologico) e gommosi come afroman, arrendiamoci subito e troviamo un nome adatto, il resto vien da sè.


As the rhythm designed to bounce
What counts is that the rhymes
Designed to fill your mind
Now that you've realized the prides arrived
We got to pump the stuff to make us tough
from the heart

Thursday, February 15, 2007

"my new year's resolution: stick to my caustic negativity"



il primo gennaio del 2005 ero seduta nella nitidissima sala d'aspetto del frankfurt airport causa strano giro dell'oca da biglietto chilometrico, per la serie "spendete 5mila euro e vi regaliamo un volo per madrid che passa da francoforte, è pur sempre l'areoporto più crande di cermania..".
l'aereo è diretto a torino caselle e la saletta è quindi piena di italiani, nonostante siano quasi tutte coppie noon rimane neanche una copia della repubblica nè del corriere (di solito se lui legge il quotidiano alla lei della situazione rimane l'orrido supplemento femminile più o meno ammiccante al fatto che se sei donna non hai bisogno di breaking news..esticazzi), l'espositore dei giornali in omaggio rimane quasi vuoto a parte u.s.a. today che sfodera una foto d'apertura tutta superbowl&sweattymen e il più sobrio e rosato financial times, li prendo entrambi; gli americani sudati finiscono subito preda delle rapaci mani ultras che siedono al mio fianco mentre con un sorrisetto soddisfatto comincio a sfogliare il mio quotidiano come un vero uomo da eurostar che lascia condiscendente la sua donna alle frivolezze del makeup.
a pagina 4 , appena sotto la poco rassicurante scritta "business life", incontro la columnist della mia vita: il pezzo si intitola "stick to my caustic negativity" e nella fotina in alto a sinistra campeggia un faccino pulito e supponente, ma in modo composto e studentesco..certo, non è che mrs kellaway stesse li ad aspettare me, scrive per il ft da almeno 20 anni, è sopravvissuta ad oxford e a quattro bambini sfornati..ma è stato amore a prima vista, succede a volte.
Lucy tiene da anni una rubrica a metà fra la satira da ufficio e il nichilismo, tutto mescolato nel calderone del suo cervello da British press award, una specie di the office d'antan senza il fascino discreto di tim canterbury;
il primo gennaio, si sa, è tempo di bilanci, così dopo aver ricevuto un paio di messaggi inquietati e inquietanti da parte di aficionadi lettori spaventati da troppa acidità, lucy decide di fermarsi a fare un brainwave alla ricerca dell'origine di cotanto senso critico..e si risponde quasi subito "the single thing that that happened in my life that explains my overwhelmingly caustic negativity is that i was born British." convinta che sia il carattere nazionale ad imporre questo atteggiamento, che non è comunque un limite negativo, essere critici aiuta ad essere rigorosi, e tant'è. se sei troppo critico la gente comincia a pensare che tu non creda in niente, che nulla ti faccia sudare o ridere o soffrire perchè sei ricoperto di nichilistica rassegnazione, così mrs kellaway decide di stilare una lista di ciò in cui crede, così, giusto per fare due conti in tasca; prova a chiedere in giro a colleghi, amici, marito, nessuno riesce a dare una risposta sensata alle sue perplessità comportamentali, a seguito di mille elucubrazioni su cosa possa averla resa tanto arida stila una lista:
"what DO i believe in?"
#1 (from my husband) being on time, if everyone were always on time, world would be a happier place
#2 doing things quickly, the sooner you get thinhs finished, the sooner you can do somenthing else
#3 my word is my bond, people should do what they said they where going to do

well done mrs kellaway, fin qui ti seguo, ma non basta, ora dobbiamo scoprire perchè la caustic negativity dobbiamo tenercela, come la sciatica o il naso a punta o un cranio troppo grande per i caschi da donna, è sicuramente qualcosa di naturale e caratteristico, possiamo moderarla per tenerci il fegato intatto fino ai 50 anni o per non fare il cane che si morde la coda...ma c'è, e lì rimane.
quindi:
"my final belief is that we should all force ourselves to do things we find hard. it is only if we do this that we stop stagnating and get better at things. i have tried this week, but next week i think i'll revert to the status quo, to what comes naturally, and find something thai i most definitely do not believe in."

un colpo di fulmine non arriva mai per caso, così come i ritagli dei giornali gratis nelle sale d'aspetto: -to be critical is to be rigorous; on th whole, i wear my negativity with pride-

Wednesday, February 14, 2007








ST. VALENTINE'S DAY


supporting jamie oliver's spiced pumpkin

howe gelb-this is my zone, arizona amp and alternator


“I don’t know, what do you think ?”
“hey man, are you a native ?”
“I’m an alter native.”


se lo dice da solo, howe. come dargli torto..a 50 anni suonati gira per i locali di mezzo mondo in forma smagliante bevendo rum e spezzando cuori. ieri alla casa c'era molta gente, pubblico strano, coppie e ultraquarantenni , comunque tutti in ritardo e tutti seduti, chissà perchè.
un gruppo spalla mai annunciato apre il concerto ragliando quattro o cinque pezzi più noiosi del pinnacolo, ricordando amici morti e sbagliando il nome dell'artista che avrebbero dovuto introdurre:
"ed ora vi lasciamo ad how gelb"
l: "how? in che senso?"
d: "boh..how gelb are you?"
l: "parecchio, qualunque cosa significhi"

howe arriva e sorride, me lo ricordavo più serio e silenzioso sinceramente, meno intrattenitore da saloon, addiritura fan delusi mi avevano raccontato di mitici concerti voce/cd player..niente di tutto ciò. chitarra, voce e pianoforte aperto, frizzi e lazzi, ragtime e battute, cappelli sul microfono a mandare fuori una voce che riporterebbe all'eterosessualità perfino la poliziotta di quartiere che mi rincorre, in conclusione ring of fire mashato con hej jude.. saluta educato il pubblico più moscio dopo quello dell'arena di verona e se ne va lasciandoci soli con un loop per tutta la notte "and it burns, burns, burns"...

Tuesday, February 13, 2007

half nelson- "one thing doesn't make a man"


i professorini han sempre il loro charme, se poi sono esangui ma un pò fit, con la barba di tre giorni , la camicia bianca e quel senso dell'umorismo che fa sudare le mani e piangere i bambini, allora non servono argomenti per convincermi a stare seduta sul divano al buio per un paio d'ore invece di correre fra le margherite appena sbocciate in questa primavera postatomica milanese.
dal disney channel ai naziskin ebrei , ryan gosling non ha mai smesso di far svenire frotte di mamme e ragazzine, ci scommetto, con quella faccia da impunito; nell 'anno del signore 2006 il regista ryan fleck decide di trasformarlo in un insegnante di storia (mioddio) completamente fottuto dal crack (evabbè) , col cuore spezzato da una ex fidanzata acneica e culona (bah) , coach della squadra di pallacanestro femminile (ce ne fossero stati così al minibasket sidis..) gentile coi bambini e coi gatti (ennooooò) e, nella realtà, candidato al premio oscar come miglior attore protagonista.
dan dunne tutte le mattine si sveglia a fatica causa enne pipette di crack succhiate poche ore prima e corre tutto spettinato alla decrepita scuola dove tenta con infinita pazienza di insegnare ai suoi alunni borderline a ragionare con la propria testa nonostante sia ricoperta di treccine fermasangue; la giovane drey, dodicenne imbronciata con mezza famiglia al gabbio, sembra accattivarsi le sue simpatie cacciando due o tre risposte argute e soprattutto scoprendolo al cesso a fare le basi durante l'intervallo.
la segreta fattanza del buon professore diventa un segreto condiviso che presto avvicina i due in una strana, scivolosa amicizia..diciamocelo, ci sono minimo 6 o 7 scene in cui qualunque spettatore comincia a guardarsi intorno nervoso pervaso da un tarlo pedopornografico: se un trentenne accompagna a casa una dodicenne ogni sera, passano pomeriggi a prestarsi libri, ballano abbracciati ad un ballo in cui lui doveva fare lo chaperon e invece si sbronza e lei due giorni dopo si presenta a casa sua durante una gang bang per vendergli della roba...allora comincio a sentire puzza di bruciato..
purtroppo è un tipo di pruriginosa curiosità che non verrà placata, non in questo film (per la vita vera io ho già dato, voi arrangiatevi). il bel dan continua a contorcersi nel suo tormento psicotropo aiutato dalla ex culacchiona che piomba all'improvviso per annunciargli ridendo che si sposa con un altro (e qui ho scosso violentemente la testa per 12 minuti), dai suoi genitori ubriaconi e radical chic e dalla piccola drey che, stanca di vederlo sdraiato sui pavimenti dei cessi con la bava alla bocca si convince che i suoi consigli da buon samaritano sono solo fregnacce e si mette a spacciare col bullo di quartiere diventando qualcosa di molto simile a una teppista rozzanese con enormi orecchini a cerchio.
dopo quattro o cinque scene in cui dan si fa licenziare, gli muore il gatto e tenta di stuprare la sua collega messicana idiota (" sei comunista?" "no perchè?" "beh sai, hai tutti questi libri, il manifesto del partito comunista per esempio".............) arriva un finalino toccante e corretto in cui si capisce che nonostante sia un maledetto basehead lui è buono e saggio, solo che sai è difficile mantenere un codice morale se passi le tue giornate coi figli di tutti gli spacciatori della città, quindi tagliamola qui e facciamo finta che essere il migliore amico di una ragazzina ribelle e impubere lo salverà dalla morte per soffocamento, uno di questi giorni.
(ed ora levatevi dalla mente quelle immagini, brutti zozzoni)

postille
#1 le scene in cui lui si fa le basi biascicando perle di saggezza e sudando camicie bianche hanno provocato una precoce e massiccia affluenza di ormoni riproduttivi nel mio cervello. si era detto ad aprile, per la miseria.
#2 fidanzate acneiche, culone e scucchione non ne voglio più vedere vicino a LUI, sia chiaro. gli attacchi di bile me li faccio venire solo per questioni grammaticali.
#3 "baseheads have no friends" ..mr fleck, sto scrivendo il remake che dia ragione a questa TUA affermazione, non è che uno lancia il sasso e poi nasconde la mano, no no no.

i believe in symmetry


per la serie "belli, barbuti, reticenti/silenziosi,svenuti nel deserto" . a seguire una recensione che mi salverà da questa orrenda fan-gaffe. comunque tutti e due in un giorno solo non so se ce la posso fare.

Monday, February 12, 2007

There is endless entertainment in thinking the world is gonna end

comunicazione di servizio: possiedo un cellulare così maffo che neanche me lo rubano, me lo restituiscono.
continuate a chiamarmi, le murene le friggiamo stasera.

Sunday, February 11, 2007

random rules



it's only rocknroll but i like it

eh si, ho perso il cellulare. amici, chiamatemi a casa, se , autopunendomi tipo vestale non mi sarò già fatta sbranare dalle murene.

Friday, February 9, 2007

Thursday, February 8, 2007

Wednesday, February 7, 2007

scarpette rosse


la favola di scarpette rosse, come tutte le cose uscite dalla bocca e dalla penna di quell'allegrone di andersen, si conclude in macabra tragedia: una bambina povera, raccolta dalla strada da una vecchia signora un pò cecata, si innamora dal calzolaio di un paio di scarpette rosse mooolto brillanti, se le fa comprare e le indossa a messa provocando lo sconcerto dei compaesani danesi (prima degli anni 60 ve le sognavate le vichinge disnibite, erano cinghiate altrochè) e l'ira della vecchia orba che le impedisce di indossarle per sempre. ma, si sa, le donne e le scarpe sono spesso il canovaccio di storie di amore e morte e specialmente le scarpe rosse provocano dipendenza e ossessione. quindi da preadolescente fatta e finita la ragazza ruba le scarpe proibite e se le rimette per andare a ballare.. passa da un soldato all'altro roteando come un derviscio per ore ed ore fino a che la musica non si spegne e la sbattono fuori dal palazzo. non contenta, all'uscita della balera continua a muovere i piedini lungo tutta la strada fino ad un cimitero dove gli spiriti si svegliano e le comunicano che "Danzerai con le tue scarpette rosse fino a che non diventerai come un fantasma, uno spettro, finchè la pelle non penderà sulle ossa, finchè di te non resteranno che visceri danzanti. Danzerai di porta in porta per tutti i villaggi, e busserai tre volte a ogni porta, e quando la gente ti vedrà, temerà per la sua vita". eh beh.
la povera govinetta da qui in poi non smetterà piu di contorcersi nelle piu svariate coreografie da dancefloor fino a perdere conoscenza, guarda caso, davanti a casa del boia..il quale impietosito dalla sua sofferenza prova prima a tagliare via solo le scarpe vedendosi costretto dopo diversi maldestri tentativi ad asportarle le gambe dal ginocchio in giù. curioso che le scarpe, ancora attaccate ai piedi, continuino a ballare su per la collina tipo gallina sgozzata delle barzellette. ecco, attente bambine, è così che va: se la vostra ubris vi spinge ad acquistare scarpe rosse potreste desiderare di frequentare posti promiscui dove si pratica la danza, interagire compiaciute con sordidi militari puzzolenti e finire sudate, zoppe e soprattutto scalze in un buio sentiero silvestre danese ( e magari avete anche perso le chiavi di casa).
p.s. se oltre a questo durante la festa la gente si stringe a cerchio attorno a voi battendo le mani mentre affrontate del rocknroll acrobatico assolutamente fuori luogo ecco, allora le cose sono due: o avete comprato delle manolo blahnik e tutto ciò ve lo meritate proprio, voi e la vostra carta di credito satanica, oppure avete semplicemente bevuto troppo rum, siete diventate più elastiche di jennifer beals ma domani non vi ricorderete una mazza. peccato.

Thursday, February 1, 2007

The stone temple pilots,Theyre elegant bachelors,Theyre foxy to me are they foxy to you?


"cerco un disco per mia figlia. è per il suo compleano. "i just called to say i love you". ce l'avete?"
"oh si" dice Barry "certo che ce l'abbiamo"
"allora, me lo dà?"
"no, mi spiace"
"perchè no?"
"prego?"
"perchè no??"
"perchè è una merda sentimentale e fuori moda, ecco perchè. cazzo abbiamo forse l'aria del genere di negozio che vende "i just called to say i love you", eh? su se ne vada, non ci faccia perdere tempo"

e per una volta Barry ha ragione. un uomo che ascolta "walking on sunshine" il lunedi mattina ha quasi sempre ragione. ma a volte siamo stupidamente attaccati alla merda sentimentale e fuori moda, quella che ad ascoltarla dieci anni fa non ci sentivamo imbarazzati e invece ora dobbiamo giustificare balbettando davanti alla prova definitiva della schermata di amule, per la serie "giuro che non sono mie quelle tre versioni di back in black, lo giuro su mia madre e sullo stato della chiesa".
troppo stanca per backuppare l'armadio in ordine cromatico mi limito a scaricare la cara, buona e vecchia merda che mi ha svezzato, ipnotizzata da una specie di greatest hits mania che mi costringe a restorare l'ipod ogni 72 ore, perchè il primo amore non si scorda mai ma al terzo ascolto mi vengono le squame.
grazie al cielo la rete mi consente di non dover fare figure di marmo in VERO negozio di dischi..dio perdona, Barry no.

p.s. padre, mi perdoni perchè ho molto peccato:
#1 blondie: solo CALL ME, quando richard gere non si faceva infilare roditori un pò ovunque .
#2 faithless: GOD IS A DJ la uso per svegliarmi in tram, su "this is my church" alzo le braccia di scatto tipo predicatore.
#3 blur: BOYS &GIRLS, il video che mi ha convinto che damon albarn è la cosa più vicina a dio. che algi inglesi piacciano i parchi acquatici ce lo rispiega poi the streets, dieci anni dopo.
#4 sangue misto: sxm esorcizza un neffa ormai bollito, mi fa pensare che forse dieci anni fa era qualcun altro e venerarlo non è peccato
#5 david bowie: come si fa ad ascoltare LADY STURDUST e sviluppare una sessualiità corretta e bilanciata? noon ho ancora capito se si parla di uomini, donne o x. probabilmente x.
#6 pavement: DISCOGRAFIA COMPLETA, quel concerto l' ho aspettato per mesi per poi passare i 3 minuti e mezzo di summer babe con la testa nel cesso del velvet. otto anni dopo al transilvania lui aveva già il doppio mento e io da poco le tette, la vita è profondamente ingiusta.