Thursday, February 15, 2007

"my new year's resolution: stick to my caustic negativity"



il primo gennaio del 2005 ero seduta nella nitidissima sala d'aspetto del frankfurt airport causa strano giro dell'oca da biglietto chilometrico, per la serie "spendete 5mila euro e vi regaliamo un volo per madrid che passa da francoforte, è pur sempre l'areoporto più crande di cermania..".
l'aereo è diretto a torino caselle e la saletta è quindi piena di italiani, nonostante siano quasi tutte coppie noon rimane neanche una copia della repubblica nè del corriere (di solito se lui legge il quotidiano alla lei della situazione rimane l'orrido supplemento femminile più o meno ammiccante al fatto che se sei donna non hai bisogno di breaking news..esticazzi), l'espositore dei giornali in omaggio rimane quasi vuoto a parte u.s.a. today che sfodera una foto d'apertura tutta superbowl&sweattymen e il più sobrio e rosato financial times, li prendo entrambi; gli americani sudati finiscono subito preda delle rapaci mani ultras che siedono al mio fianco mentre con un sorrisetto soddisfatto comincio a sfogliare il mio quotidiano come un vero uomo da eurostar che lascia condiscendente la sua donna alle frivolezze del makeup.
a pagina 4 , appena sotto la poco rassicurante scritta "business life", incontro la columnist della mia vita: il pezzo si intitola "stick to my caustic negativity" e nella fotina in alto a sinistra campeggia un faccino pulito e supponente, ma in modo composto e studentesco..certo, non è che mrs kellaway stesse li ad aspettare me, scrive per il ft da almeno 20 anni, è sopravvissuta ad oxford e a quattro bambini sfornati..ma è stato amore a prima vista, succede a volte.
Lucy tiene da anni una rubrica a metà fra la satira da ufficio e il nichilismo, tutto mescolato nel calderone del suo cervello da British press award, una specie di the office d'antan senza il fascino discreto di tim canterbury;
il primo gennaio, si sa, è tempo di bilanci, così dopo aver ricevuto un paio di messaggi inquietati e inquietanti da parte di aficionadi lettori spaventati da troppa acidità, lucy decide di fermarsi a fare un brainwave alla ricerca dell'origine di cotanto senso critico..e si risponde quasi subito "the single thing that that happened in my life that explains my overwhelmingly caustic negativity is that i was born British." convinta che sia il carattere nazionale ad imporre questo atteggiamento, che non è comunque un limite negativo, essere critici aiuta ad essere rigorosi, e tant'è. se sei troppo critico la gente comincia a pensare che tu non creda in niente, che nulla ti faccia sudare o ridere o soffrire perchè sei ricoperto di nichilistica rassegnazione, così mrs kellaway decide di stilare una lista di ciò in cui crede, così, giusto per fare due conti in tasca; prova a chiedere in giro a colleghi, amici, marito, nessuno riesce a dare una risposta sensata alle sue perplessità comportamentali, a seguito di mille elucubrazioni su cosa possa averla resa tanto arida stila una lista:
"what DO i believe in?"
#1 (from my husband) being on time, if everyone were always on time, world would be a happier place
#2 doing things quickly, the sooner you get thinhs finished, the sooner you can do somenthing else
#3 my word is my bond, people should do what they said they where going to do

well done mrs kellaway, fin qui ti seguo, ma non basta, ora dobbiamo scoprire perchè la caustic negativity dobbiamo tenercela, come la sciatica o il naso a punta o un cranio troppo grande per i caschi da donna, è sicuramente qualcosa di naturale e caratteristico, possiamo moderarla per tenerci il fegato intatto fino ai 50 anni o per non fare il cane che si morde la coda...ma c'è, e lì rimane.
quindi:
"my final belief is that we should all force ourselves to do things we find hard. it is only if we do this that we stop stagnating and get better at things. i have tried this week, but next week i think i'll revert to the status quo, to what comes naturally, and find something thai i most definitely do not believe in."

un colpo di fulmine non arriva mai per caso, così come i ritagli dei giornali gratis nelle sale d'aspetto: -to be critical is to be rigorous; on th whole, i wear my negativity with pride-

No comments: