Friday, February 16, 2007

feels like a nigga but she's a 26 white skinny guy

la cucina di casa nostra sta diventando un pò come il salotto di oprah, c'è sempre quello che a un certo punto la dice grossa e tutti si guardano pensando WHOA, applauso.

L: " l'ho fatto di nuovo, ho acquistato strappone negre"
A: "bellalì, allora posso mettere snoop?"
L: "yo!"

filodiffusione di urla, gemiti, yoyoyosinthahouzze e bitch, waterpipes

D: "ok, cos'è questa merda?"
WHOA! sguardi furtivi, silenzio
A: " non ti piace snoop?"
L: "mumble, questa non dovevi dirla...cioè è una domanda retorica? " stemmino della diplomazia che compare sulla mia fronte tipo cicatrice di harry fotter
D: "no mi fa schifo "
A: "ok, se vuoi lo tolgo..."
D: "no dai, è orribile ma va bene così"
attorno al tavolo tre individui mimano east&west a labbra arricciate, la quarta silenziosa sfoggia un ghigno illuminato a dovere dalla sacra luce bianca del mac, qualcuno telefoni a gregory crewdson ORA.

milano a febbraio è un grande calderone riscaldato dalle polveri sottili. grazie, polveri sottili, ho aperto le finestre per far entrare questi 25 gradi e l'unica cosa che ho trovato per coprire il rumore della piattaforma traslochi nel mio cortile è stata...i jackson five.
sarà che la primavera qui comincia prima e da tre giorni fa troppo caldo per tenerle chiuse, fatto sta che le finestre di casa da una settimana si muovono surfando good vibes che di bianco non hanno neanche i bulbi oculari; tutti a fare i rocker le prime settimane di convivenza, si si, cinte e frangioni, eagles of death metal, poi durante il primo hangover collettivo veramente pesante uno va di la e sbatte le salt'n'peppa a volume 45. non si fa così..adesso vado a bruciare le giacche di pelle appese in anticamera, e zitti.
la groova si sa, non prende ordini da nessuno, tantomeno da tre ragazzetti bianchi sottopeso, rassegniamoci.
alla fine viene fuori che sta roba la ascoltavamo tutti, diversi anni fa, che i trail of dead van bene ma è dalla tetta di lisa left eye che abbiamo succhiato con soddisfazione mentre la pubertà ci attanagliava. giù la maschera pischelli, ho visto quei culetti muoversi reggheggianti e i chupitos non c'entrano, quelli ti fanno solo dare le facciate.
la verità è questa: col malessere moral-ormonale che troneggia sulle nostre faccine pallide e simmetriche la cura è solo una, qualcosa che smetta di farci vestire come i nichilisti del grande lebowski, che ci faccia sculettare in cucina appena svegli col cappuccio su, rima arguta e bassi sfacciati vs accigliamenti wertheriani, calore soprattutto, funk da salotto, funk romano, ABC cantata sotto la doccia, via farini camminata bum bum cha, un gatto 2step, la portiera obesa ci rincorre con fight the power, sul tram manca mone e se tieni il tempo non cadi sul mezzanino del 15, vale anche per il tagadà.
tutto questo sudore ci serve, come la sauna finlandese o tornare a casa da studenti fuorisede e trovare lo stoccafisso della mamma e i carciofi alla giudia, confusi come danny balint (ormai è patologico) e gommosi come afroman, arrendiamoci subito e troviamo un nome adatto, il resto vien da sè.


As the rhythm designed to bounce
What counts is that the rhymes
Designed to fill your mind
Now that you've realized the prides arrived
We got to pump the stuff to make us tough
from the heart

2 comments:

kekkoz said...

left eye nei nostri cuori.
always.

Violetta said...

Per essere veramente Oprah vi manca la giornata you-go-girl in cui vi regalerete a vicenda delle automobili nuove fiammanti e poi passerete a scannellare la casistica umana di siti quali dontdatehimgirl.com

Così però siete già molto "The View" :-)