Wednesday, February 14, 2007

howe gelb-this is my zone, arizona amp and alternator


“I don’t know, what do you think ?”
“hey man, are you a native ?”
“I’m an alter native.”


se lo dice da solo, howe. come dargli torto..a 50 anni suonati gira per i locali di mezzo mondo in forma smagliante bevendo rum e spezzando cuori. ieri alla casa c'era molta gente, pubblico strano, coppie e ultraquarantenni , comunque tutti in ritardo e tutti seduti, chissà perchè.
un gruppo spalla mai annunciato apre il concerto ragliando quattro o cinque pezzi più noiosi del pinnacolo, ricordando amici morti e sbagliando il nome dell'artista che avrebbero dovuto introdurre:
"ed ora vi lasciamo ad how gelb"
l: "how? in che senso?"
d: "boh..how gelb are you?"
l: "parecchio, qualunque cosa significhi"

howe arriva e sorride, me lo ricordavo più serio e silenzioso sinceramente, meno intrattenitore da saloon, addiritura fan delusi mi avevano raccontato di mitici concerti voce/cd player..niente di tutto ciò. chitarra, voce e pianoforte aperto, frizzi e lazzi, ragtime e battute, cappelli sul microfono a mandare fuori una voce che riporterebbe all'eterosessualità perfino la poliziotta di quartiere che mi rincorre, in conclusione ring of fire mashato con hej jude.. saluta educato il pubblico più moscio dopo quello dell'arena di verona e se ne va lasciandoci soli con un loop per tutta la notte "and it burns, burns, burns"...

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