Friday, June 29, 2007

They say Im fucked up all the time, six pack! What they do is a waste of time, six pack!


sera, fine giugno, zona garibaldi:

è buffo: a Milano nel giro di un isolato possono cambiare molte cose.
in corso Garibaldi inciampi in giovani professionisti 30something tendenzialmente sobri, quasi vecchi, col calice di vino rosso (amico è luglio, prendi un mohito, non ti vede nessuno dai) e la cravatta in posizione antimacchia appoggiata alla spalla, le donne hanno quasi tutte le meches e le perle, dondolano fuori dalle enoteche con la rosa dell'indiano in mano accompagnate da labrador neri. quast'anno vanno neri, sappiatelo, credo che con quelli melange abbiano fatto ettari di marmellata per la collezione autunnale della zuegg. siedono in gruppi ordinati ai tavolini ordinati, non ridono scomposti, accarezzano le cifre in rilievo della visa nella tasca dei pantaloni di lino e vanno a casa presto con le loro donne.

giri l'angolo e sei in corso como:età e reddito sono un poco più bassi , quel tanto che basta a distinguere da lontano quelli che vivono ancora a casa con mamma che gli stira le tshirt, quelli che nelle canzoni delle tlc vanno in bianco ed rngrazia se non ti ho bruciato la casa, per intenderci. (lisa l. e. insegna)
quasi nessuno è seduto, quasi tutti si aggirano in una specie di ministruscio ridicolo visto che l'intero corso sarà lungo più o meno 50 metri; i ragazzi quasi soffocano nelle loro tshirt attillate e fluo, gli occhialoni a mascherina calano sugli occhi con le gocce di sudore mentre saltellano da una tipa all'altra con le loro nike "cumme cazz si chiamano ma sembro più alto" .
tante le ragazze, forse quando si assomigliano sembrano di più: d'ordinanza il sandalo gioiello con motivo serpente e la french pedicure che abbinati hanno il potere di rendere qualunque donna molto più simile ad un travestito filippino che alla canalis, le meches in questo caso vengono sostituite da potenti cotonature di vario tipo, alcune infarcite di laccetti e fiochetti, un pò lady lovely per chi se la ricorda. tutti bevono superalcolici coloratissimi in bicchieri giganti, con orecchini giganti e cani zarri al guinzaglio (praticamente una foresta di doghi e mastini, l'equivalente animale della porsche compensativa del micropene); la confusione è totale e dai locali esce musica ad un volume prepotente, ma tanto chi abita in corso como a quest'ora è già in sardegna e non gli si rompe i coglioni come alle colonne di san lorenzo.
ma è vita dura per il popolo degli attici ed evidentemente Soru con le sue bordate ha boicottato molti pacchetti vacanza degli abitanti della zona che ora vagano liberi per milano con queste temperature alle quali non sono abituati e perdono la testa, completamente.


NEL DEHORS - «Mi sono detto: l'alcol miete più vittime di ogni altra cosa. Anche noi possiamo e dobbiamo sensibilizzare i giovani sui pericoli di un consumo sconsiderato di alcol» ci dice De Padova mentre ci serve un fresco mojito. Siamo di fronte a un'anticipazione dei tempi? Chi lo può dire. Sicuramente dopo un primo momento di riflessione gli avventori sembrano apprezzare e condividere l'iniziativa. Cristina, shopping assistant, commenta: «Coraggioso, ma intelligente». E Roberto, giovane commercialista: «Era ora. Sono completamente d'accordo». Intanto entrambi sorseggiano i loro cocktail nel dehors del locale in mezzo alla frequentata isola pedonale di corso Como. Per i lettori di Vivimilano.it, che presenteranno questo coupon al momento dell'ordinazione, il bicchiere «Troppo alcol uccide» viene dato in omaggio.

4 comments:

Anonymous said...

come se il problema in corso como fosse l'eccesso di alchool. per le decine di extracomunitari che ti inseguono incalzandoti "... business business... hashish, coca ... business business..." cercando di rubarti il portafoglio facciamo qualcosa?

Anonymous said...

Soru for president!!

a. said...

oh ci fosse un link che funziona in questo blog! all'anonimo qui sopra consiglio: prendi un lanciafiamme amico progressista!

Iconoclastique said...

credo legga il mio blog prendendo appunti per qualche brochure della chiesa avventista del settimo giorno, quello del signore, che noi passiamo a letto fra la vita e la morte.