Wednesday, October 31, 2007

barcellona sembrava un prato ma era un campo di sterminio



un'altra festa anni ottanta no.
ma come no?
no no..basta..basta feste trash
ma non è trash
ah no?

forse no. stasera è halloween e fin qui ci siamo, sono talmente tanti anni che abbiamo deciso di festeggiarlo che è già out, c'è già chi propone "feste dei morti messicani pitturati di bianco" piuttosto che sorbirsi ancora chilate di zucche, dolcetti e disinvoltura protestante, poco sopportabile, meglio virare su qualche celebrazione da senso di colpa.
e cosa c'è di meglio degli anni 80 per risvegliare i senso di colpa di chi non li ha vissuti se non col pigiamone tutto intero davanti alla tv e che adesso ha bisogno della seconda parte, quella dei body e degli urletti?
dopo i righeira e sandy marton vengo di nuovo trascinata sul carrozzone della lycra dall'amico ballerino, non posso dire no, certo mi costringeranno a vestirmi come nel tempo delle mele ma credo di non dovermi neanche cambiare quindi va benissimo, per miss rettore poi lo faccio volentieri; il dj set a seguire va affrontato con la giusta dose di autoironia e legamenti sani. c'è già chi mette le mani avanti proponendo soluzioni più contemporanee e dignitose, il problema è sempre quello: stiamo qui a fare i cretini mimando il novanta per cento dei sabati della nostra adolescenza oppure siamo già grandi/maturi/sposati/trentenni e quindi dobbimo cominciare a sentirci anche un pò ridicoli e fuori posto, il tutto condito da una sana auto pacca sulla spalla di adulta condiscendenza?
personalmente ..le feste trash in provincia sono arrivate che stavo preparando le valigie universitarie... quindi ora vado a comprare una calzamaglia e un phon. e del plasil.

Monday, October 22, 2007

flu


quasi tutti hanno delle certezze nella vita, almeno una, anche nei tempi peggiori; una delle mie, ben sbandierata alla prima occasione con la sicumera tipica del mio territorio (atteggiamento a metà fra il banco del pesce e la presidenza di oxford, inestirpabile) era proprio questa: io non mi ammalo MAI.
morale, sono bastati 5 gradi in meno e mi sono trasformata in lowell, l'amico frocio e tubercolotico di georgie, per chi avesse avuto la sfortuna di evitarlo passando l'infanzia in qualche modo ridicolo.
quindi ho elaborato diverse soluzioni per superare la malattia stagionale, tanto ingiusta quanto insospettabilmente fruttuosa, il tempo libero mica cade dagli alberi come la merda dei piccioni daltronde.
°1 leggere: parliamoci chiaro, il muco sta occludendo la maggior parte dei vostri orifizi compreso l'accesso alle funzioni cerebrali più avanzate, quindi mettete subito giù la storia della filosofia di russel, il raffreddore non è un contrappasso per chi ha passato il liceo al cesso, purtroppo; sfogliate invece qualcosa di disimpegnato, che ne so quel vanity fair dove vanessa paradis ci spiega che è fortunata perchè ha incontrato l'uomo giusto a soli 25 anni e lui è anche bravo a fare il caffè (??!?!) o se preferite una bella indigestione di austen o harry potter, daltronde da quando hanno scoperto che Silente è gay tutti lo rileggono sperando di trovare una scena in cui il vecchio faccia sentire al piccolo spocchioso chi è che comanda, in un modo o nell'altro..
leggere in rete non vale e se non possedete un vassoio da colazione a letto sul quale appoggiare a macchina sarete scomodissimi.

°2 dormire: il malato può dormire come quando e quanto vuole, non si discute. staccate il telefono però o qualche compagna telefonica interromperà un improbabile e febbricitante sogno erotico che riguarda voi e ryan gosling cosi in fretta da non poterlo ricordare. sul serio.

3° guardare film: se potete preferite la tv, sempe per il discorso del cervello ipostimolato: un'ora di d'eusanio è come tre aspirine solo che è gratis. se preferite immergervi in due ore di proiezione evitate i mattoni, vi addormentereste risvegliandovi e chiedendovi perchè c'è una parata nazista nella vostra stanza. ok le serie, 50 minuti sono il tempo giusto per molte cose come dice hugh grant che da dieci anni è il mio animale guida.

°4 mangiare: non fate gli sbruffoni con cose tipo "mah nooo, sto benissimo, andamo a mangiare l'agnellino arrosto in quella trattoia sarda che ci piace tanto..si si prendo anche un pò di vino, grazie" perchè vi uccideranno o ci proveranno facendovi passare tre ore sll'asse del wc.
andate al gs e riempite il carrello di brodo solubile e grattoni all'uovo della barilla, mangerete leggero senza pensare di aver leso la vostra eterosessualità e la vostra sanità mentale. le stelline solo per i pro, quelli che la minestra la mangiano anche dopo i nove anni per intenderci.

°5 party: non siate stupidi, si, è venerdi sera e tutti i vostri coinquilini sono seduti intorno al tavolo della cucina a fare uno di quei giochi che prevede una bottiglia di rum, dei minibicchierini ed un fegato funzionante..ecco, non per voi. i miei avevano anche un lungo metro col quale percuotere la manina che tentava l'approdo cubano, ancora fa male scegliete della birra, una corona servirà a stodirvi quel tanto che basta per non sentirvi ancora alla festa delle medie e mandarvi a letto pensando "ecco, sono usciti tutti per le strade
a lanciarsi addosso vodka russa e copulare negli angoli in qualche splendido locale fumoso..e io sono qui. ma sono le 2 e 10 e non gli danno più da bere a quegli stronzi, tiè"

detto questo in una settimana dovreste cavarvela, io sento ancora le campane ma non credo sia già il mio momento, non vedo mr gosling che mi tende la mano con alle spalle una fumeria d'oppio arredata di triclini, non sento la sua voce che dice "cara..stasera ho prenotato tutto il locale, siamo solo io e te..."
no,non può essere la fine.

Thursday, October 18, 2007

pray for pills

la ricerca del medico di famiglia è una di quelle cose che hai voglia di fare tanto quanto ficcare la faccia in un forno o andare a trovare la nonna che puzza, ma se hai la febbre da due settimane accetti serenamente l'evento, prendi un numero a caso alla asl piu vicina e ti siedi sperando di essere curato prima di diventare vecchio come i 56 nonnetti davanti a te ai quali, oltretutto, stai anche pagando la pensione, ma tant'è.
quaranta ultrasettantenni, una modella russa con dei lividi in faccia, tre badanti peruviane con passeggini pieni di figli non loro, una fricchettona sui 35 che sbraita tutto il tempo col centralino di fastweb, dopo ci sono io.
il primo medico che scelgo ha "terminato le liste": immediatamente compare una sala d'aspetto completa di disco palla iridescente con le infermiere e i dottori che ballano e il pavimento che si illumina eccetera.ma non ho tempo per questo, devo trovare uno che sia vicino a casa come il tabaccaio, mica perchè serva ma devo poter pensare che sia li, non dico che lo immagino bello e giovanissimo solo perchè l'unica cosa che immagino è del pollo arrosto, sono qui da ore ed ho fame.
il miracolo si compie e trotterellando raggiungo lo studio del mio salvatore:

"salve dottore, sono un nuovo acquisto"
"beh..complimenti! ottima scelta!"
lo sapevo che era un maniaco, dovevo capirlo quando è scivolato fuori dallo studio con quello sguardo "si sono nella mezza età ma mi sento tremendamente fico e anche un pò dr. house, maltratto le vecchiette, prendo confidenza e vi prescrivo il cazzo che pare a me, faccio il mollicone con le pazienti sotto i 50 anche se ho lo studio ricoperto di foto del mio matrimonio con una donna più giovane e platinatissima. ah ho due figli sovrappeso ma ho messo la foto dietro l'appendiabiti, così si vede meno"
"ecco, ora il codice fiscale..me lo detti, la vedo che ha memoria, lo so che se lo ricorda"
"sssi..allora PTT.."
"se mi sa dire cosa vuol dire l'ultima cifra del codice le regalo uno di questi splendidi portapenne segnatempo dela roche..non è bellissimo?"
fisso il parallelepipedo di plastica e nel mio cervello si fa largo l'immagine di un pastiglione gigante di bactrim che mi corre incontro serrando l'enorme mascella piena di denti affilatissimi..mi sento urlare "NUOOOOOOOO" ma come al solito non è vero, maledette fiction.
e maledetto bactrim.
"comunque no, non lo so che vuol dire, ho la febbre da due settimane, questo volevo dire, tra 37 e 37 e mezzo"
"mia cara signorina..sotto i 38 gradi si tratta di alterazione della temperatura, non di febbre"
"ok, bactrim?"
"no, chimono, una la giorno prima della colazione per cinque giorni, poi si vedrà"
chimono??? chimono??????????!!!!???
e pensare che ho avuto un'infanzia felice nel paese dove gli antibiotici non avevano un nome che assomigliasse alla tua prima pillola contraccettiva, tipo ragazza che limoni sola, dove il pasticcone era inscindibile ed iningoiabile e sopratutto aveva un retrogusto che ha occupato prepotentemente le top five di incubi di due generazioni.. e suvvia,diciamocelo.. è stata forse questa dura gavetta farmaceutica insieme ad anni di sfrenati tornei a pacman a farci accettare così serenamente l'ingestione qualunque tipo di sostanza in forma solida.
ho ingoiato il primo chimono sette ore fa, se non fa un cazzo mi vado a comprare il bactrim..lo faranno ancora?

Friday, October 12, 2007

vier minuten

Thursday, October 11, 2007