Wednesday, January 31, 2007

medieval raving-re enzo & cassa dritta

Palazzo re Enzo, ci informa il sapientino elettronico rinominato vigliaccamente wikipedia, è un ampliamento degli uffici comunali tirato su agli sgoccioli del buissimo 1200, in tempo record sembra. tre anni dopo la sua costruzione divenne dimora e prigione di Enzo di Svevia, prigioniero a causa del suo illustre genitore Federico II.
le cronache raccontano che il simpatico enzino passasse il giorno con gli altri prigionieri mentre di notte veniva appeso in cortile all'interno di una gabbia bella spessa..nonostante tutto le sue sofferenze non dovevano essere così atroci dato che il comune di bologna gli concedeva visite femminili mercenarie e non, grazie alle quali vennero sfornati ben quattro figli illegittimi.. per gli altri detenuti meno fortunati al limite c'èra una passeggiatina definitiva verso santa maria dei carcerati e il patibolo.
ottocento anni dopo, senza che la situazione carceraria abbia subito sensibili miglioramenti da allora, la città decide di esorcizzare la storia del palazzo prendendo di nuovo prigionieri, ma di un altro genere.
già il fatto che in italia una amministrazione comunale possa decidere a mente fredda di far svolgere una manifestazione di qualsiasi tipo dentro un bene culturale di quel peso è allucinante, se poi ci mettiamo che la serata conclusiva del netmage prevedeva dj set, cassa continua, volumi imbarazzanti e centinaia di ubriaconi con le mani occupate da sigarette e bevute gocciolanti..allora è proprio stupefacente.
dopo aver preso coscienza dal vivo che una roba come il sonar a barcellona lo fanno all'interno del museo di arte contemporanea, una culla di cemento bianco dove pure i bagni sembrano appartenere ai peggiori incubi di un architetto gay giapponese, commossa dal fatto che avessero tentato di proteggere almeno il pavimento con ettari di erba finta e morbidissima, dopo tutto questo pensavo di non vederne piu di scene simili, non sotto zurigo. e invece no.
certo noi non abbiamo un guggheneim nano da sfruttare, la gam di bologna sembra più una raffineria che un'allucinazione architettonica new age...ma abbiamo la storia e, incredibile, la usiamo ancora; qualcuno decide che alla fine tre giorni di mostre, performance e festeggiamenti scmposti non faranno male nè agli affreschi di enzo nè al morale dei bolognesi, che per una volta possiamo considerare l'ipotesi che un pò d'aria fresca e turismo " culturale" non faranno che bene alla città, che allargare il proprio punto di vista non ci farà scoppiare il cervello. certo il netmage non è i sonar, ma se facessero tutti così la air one smetterebbe di vendere tutti quei low-cost da minufuga.

medieval raving-palatium novum











Friday, January 26, 2007

wendy? i'm home!


j: " e questi sono panetti di burro di cacao, si strofinano sulla pelle e si sciolgono"
uomo grasso (fissando il mio cranio): "lo sa signorina che questo taglio è molto sensuale?"
j (a denti stretti): "grazie!"
uomo grasso (dando di gomito al suo compare pelato): "assomiglia a quella cantante...dai..quella della foto del papa..shining!"
j: "eh??"
il pelato " ah siiii, shining o'connor!"
j: "eh si..shining o'connor, come no. e magari domani mi faccio prete e ammazzo mia moglie."

autobhan und turtlen


weekend troppo freddo a mediolanum, la rete mi salva da un prematuro congelamento e da una barbosa lista di eventi mondani, salto su un eurostar sovraprezzato qualsiasi e vado in pellegrinaggio dal signor Linke, che le mie ginocchia sui ceci se le merita proprio.


Sabato/Saturday 27 Gennaio/January h 23.00
Palazzo Re Enzo

Armin Linke, image
Carl Michael von Hausswolff, sound
http://www.xing.it/

vado a prendere appunti.


Thursday, January 25, 2007

i was the one who loved you most but you can’t put your arms around a ghost

ho sempre amato i titoli lunghi e complicati, dev'essere proprio un nodo genetico che si ripercuote poi sulla mia condotta di vita, inevitabilmente ( filosofia da hangover malsmaltito).
quindi "dreamt for light years in the belly of a mountain" , oltre a riflettere specularmente lo stato d'animo del momento, sembrava un titolo perfetto per cominciare il 2007 ,una nuova tappa del mio pellegrinaggio Linkousiano che dura ormai da anni sulle strade sterrate della sua Compostela cerebrale.
esce un disco nuovo di Sparklehorse, la vita non è poi così amara, mi sono detta, potrei anche comprarlo, sarebbe carino sponsorizzare una busta all'amico Mark, quasi glielo devo dopo tutti questi anni di onesta paranoia produttiva; un viaggio alla fnac nel primo pomeriggio mi assicura un'affluenza quasi nulla, certo alle sei si becca di più ma ho altre esigenze primarie, ora..che non vengono comunque soddisfatte visto che il disco è finito e, mi informa un commesso skin, non si sa neanche quando torna.
coi pugni in tasca esco in strada vagamente contrariata, è il momento adunanza mi dico, interniente sazierà la mia sete emo..torno a casa e con la giacca ancora addosso apro il mulo, scarico, mi siedo, caccio il gatto dal divano e ascolto. se avete uno sgabuzzino molto pieno e un bel giorno, dopo mesi che non aprite neanche la porta per paura che possa esplodere, decidete di metterlo in ordine, troverete mille cose interessanti che possono gettarvi in deja-vu da manuale..belli o brutti che siano vi troverete sperduti ,impolverati e inermi su un pavimento freddo con un maglione infeltrito in mano a rimembrare quando ci avete vomitato sopra a quella festa di carnevale così rocknroll che ne ricordate la metà, quella sbagliata per di più.
ecco: dreamt for light years in the belly of a mountain è un disco che pensi di avere già.
era già in fondo al mio porta cd nella colonna dedicata alla lettera s, ho già sentito un paio di singoli in altri tre o quattro album di mr linkous, abbiamo già simulato piccoli passi di quadriglia su chitarrine sbilenche e lontane..e alla fine viene fuori da solo, il senso.
dodici anni fa si è aperta una finestra su un mondo di scanzonati e disperati cavalli low-fi, ripetersi sarebbe stato il minimo, ma c'è chi lo fa con classe comunque.
"i was the one who loved you most, but you can't put your arms around a ghost"

Wednesday, January 24, 2007

actions speak louder than words, stand by me my apprentice, be brave, clench fists


Gennaio è sempre un mese grottesco: sommersi da oroscopi annuali e previsioni catastrofiche, buoni propositi a catena che si sciolgono come cioccomarocco alla fiamma del caro vecchio bic.
fra il 30 dicembre e il 15 gennaio milioni di persone sperano in una vita diversa, un destino più generoso, pregano quasi come i contadini alla vigilia dell'anno mille, terrorizzati ma fiduciosi sfogliano le pagine dei settimanali patinati alla ricerca di una nuova way of life che li scaldi almeno un pò.
a pagina 72 del cosmopolitan che giace nel retro del negozio dove lavoro, fra una macchia di unto e l'altra, mi informano che per il mio segno sono in arrivo grandi e improvvisi cambiamenti, che dovrò affilare la mia spada perchè il 2007 sarà tutto in salita, che probabilmente guiderò i miei cari fuori dalla paranoia con la forza del pensiero, come mosè e giovanna d'arco, senza possedere nè barba nè padronanza della lingua francese. .niente male. ecco, per una volta devo dare ragione alla bibbia girly del tremila e ammettere che si, dei cambiamenti ci sono stati, e pesanti anche...vendo sapone invece che idee, meno ormoni circolano nel mio corpo ed ho smesso di leggere polpettoni femministi old england..ma non mi basta. insomma, non posso buttare la lavatrice dalla finestra perchè il mio nuovo nucleo familiare ha troppi calzini testosteronici da lavare ma ormai l'immagine della guerriera virginale che combatte le asperità mi ha ipnotizzato (ma che gli fanno ai marchettari dei giornali femminili..iniezioni di vov?) e devo trovare una soluzione.
quindi dopo aver stilato una banalissima e triste lista di buoni propositi da anno nuovo (barbosità tipo un lavoro che non comprenda essere molestate dalla poliziotta di quartiere e l'aquisizione della facoltà di moltiplicare oggetti fra cui le natiche di ed norton) ho convocato il mio apprendista per un intervento concreto. i protagonisti del beau jest sono una macchinetta da rasatura senza pettinino regolabile e una planimetria della casa su lucido, modificabile a seconda delle proprie forze fisiche.
e di forze fisiche ne abbiamo, io e l'apprendista, da vendere, sopratutto dopo aver assunto le abitudini alcoliche peculiari dei cinghiali.
dopo 48 ore full immersion sono fiera portatrice di una nuova disposizione immobiliare più ergonomica e di un cranio rasato e lucido..insonne da tre notti e raffreddata causa scalpo winter edition mi sento vagamente sollevata, impugno la bacchetta e allerto l'apprendista, che si tenga pronto..stiamo per cominciare.

Tuesday, January 23, 2007

SAVED BY THE BELL


L'anno è il 1997 e la meta è l'infida collina marchigiana, quella subdola che si arrocca verso l'interno fra il piceno e la vallesina , il vuoto pneumatico, le sabbie mobili o Mordor..come preferite.
L'occasione è la sagra stagionale, grande must dei postadolescenti locali; punti fermi per un divertimento pecoreccio e assicurato: la smile orchestra, i vecchi ubriachi e la ruota della fortuna..se aggiungiamo un maggio caldissimo, tre macchinate provenienti da un pomeriggio di cedrata più e l'apporto calorico delle spuntature promesse dal comune di sappanico otteniamo la ricetta originale del rocknroll de noaltri.
la tipica sagra collinare si articola di solito nei tre blocchi classici:
lo stand degli intestini di vitellina arrosto
la smile orchestra
l'autoctono ubriaco possessore di un paio di paciotti in tempi non sospetti, molestissimo
i giochi della sagra (il tiro a segno, la riffa e lastbutnotleast..la ruota della fortuna)
il gruppo è omogeneo e compatto, mentre i più robusti vengono spediti alla fila alimentare e gli sfacciati si autodirottano al banchetto del vino del contadino la sottoscritta preferisce far fermentare a dovere la cedrata più concedendosi un giro di hully gully in 4/4.
a seguito di diverse litrate di un qualunque verdicchio locale assassino scatta la febbre del gioco paesano..dopo mille contrattazioni una risma di biglietti omaggio compare magicamente fra le mani del buon Bale (alfiere dell'etilismo a sfondo letterario) che si fionda vorace alla ruota della fortuna avendo puntato ore prima fra i premi della tenzone una felpa originale della serie tv forse più imbarazzante degli anni novanta..saved by the bell aka bayside school per noi poveri italioti scarsamente alfabetizzati.
le cose precipitano immediatamente: vuoi il tasso alcolico, vuoi il notorio e malcelato brutto carattere dei marchigiani ( provate voi ad essere gabellieri dello stato pontificio per trecento anni, poi mi dite), l'alterco monta come panna...gli autoctoni sono sicuri di essere stati truffati..non si può vincere con i biglietti omaggio, soprattutto una felpa e una lonza intera mannaggia..truffati dai pesciaroli no..si alzano i toni, le mani, le bottiglie. in cinque minuti la sottoscritta si trova a correre lungo una stradina sterrata con un enorme insaccato sottobraccio, inseguita a ruota dalla cricca amica in fuga e da un nugolo di sappanichesi coi forconi in mano, manco fosse una rivolta amish.
ora, l'anno è il 2006, la meta è il divano di casa occupato da una cricca un pò diversa che sfoglia youtube al grido di "revival, una cura per la saudade". .la sigla di saved by the bell irrompe nella stanza e mi accorgo che sono passati anni luce dalle lonze e dalla cedrata più , che dustin diamond ha smesso di usare la lingua di pezza in un liceo trovandola più utile su un set porno e che le spuntature sono diventate illegali..girando lo sguardo verso i miei compari trovo due facce marmorizzate dal un deja-vu generazionale fatto di kickers, sbalzi ormonali, vocabolari e segale cornuta, tutto insieme..
il filmato finisce, la finestra nera di youtube ci riporta qui e ora..
dove eravamo? ah si, segale cornuta.